lunedì 12 dicembre 2011

Le strategie e techiche più efficaci per dare visibilità a una struttura ricettiva

In questo articolo elencheremo per punti le principali tecniche e strategie per rendere visibili una struttura ricettiva all'interno delle SERP di Google, facendo particolare attenzione alle novità legate al web marketing turistico.

  1. Per attirare link e citazioni utili, servono contenuti di ottima qualità e ottimizzati (es: diffondere ebook, foto o storie sulla vs. località)
  2. Puntare su ricerche sempre specifiche (es: mettendo le date sui post o articoli), la freschezza di questi è un fattore sempre molto importante, avere un blog può aiutare molto la vs. attività
  3. Sfruttate il territorio circostante creando dei contenuti specifici per ogni elemento o località d’interesse (es: utili anche per far entrare utenti che non cercano la vs. struttura ma una su un paese vicino)
  4. La maggior parte dei clienti arrivano in auto... diamogli la possibilità di "creargli" il viaggio, inserendo nel vs. sito anche quelle località che nel loro tragitto potranno incontrare
  5. In Google Immagini, quelle "fresche" o recenti hanno un peso maggiore rispetto a quelle datate.
  6. Con la presenza di un blog, aabiamo una maggiore possibilità di essere presenti anche sulla galleria di Google Immagini
  7. Youtube... realizzate un video sulla vs. struttura o sulla località e fatelo vedere, più interazioni e visualizzazioni si hanno, maggiore è la possibilità che questo sia indicizzato nelle SERP
  8. Alcune chicche per migliorare il posizionamento dell’hotel:
    • Sezione eventi del sito: il posizionamento o la presenza di eventi, porta in percentuale molte più conversioni del posizionamento per parole generiche. (un evento crea urgenza)
    • Le Newsletter: sono ancora lo strumento più potente di e-marketing
    • Curate la photogalleria: molti utenti (me compreso!), soprattutto donne, scelgono la struttura secondo le immagini (è sempre una delle pagine più visitata)
    • Facebook e i social network: è importante avere la fan page "aziendale", dove raccogliere i feedback e comunicare in manira frindly con gli utenti
    • Blog dedicato a offerte e destinazione per avere sempre materiale fresco a portata di click
  9. Iscrizione a Google+: non è importante il numero di utenti che noi abbiamo nelle cerchie ma come interagiamo con i nostri contatti (con post, commenti, interazioni, ecc...)

venerdì 9 dicembre 2011

Social Media Strategy di successo

Cosa intendiamo per social media strategy? Non c'è una definizio esatta, ma la si può definire come il metodo col quale un'azienda entra nel mondo del web social (sociale).
Così l'azienda decide che è giunto il momento di entrare in contatto diretto con i propri utenti/clienti, decide di ascoltare l'audience che ha nel web, decide di fare marketing conversazionele e relazionale, nel quale ascolta e comunica con i propri fans, followers o amici che siano.

Ci sono alcuni step che un'azienda deve fare prima dell'ingresso in questo mondo, quali?
Innanzitutto è giusto e importante capire e fissare gli obiettivi da raggiungere, rispondendo semplicemente queste domande:
  1. il settore merceologico della nostra azienda, è idoneo a una presenza nel social web? (il social media marketing o SMM non è adatto a tutti i settori o a tutte le aziende)
  2. abbiamo una reputazione offline buona che ci permetta di entrare nell'online? (brand reputation analisys)
  3. pensiamo che diventando "social" soddisfiamo i nostri attuali clienti? (customer satisfaction analisys)
  4. i nostri competitor sono già online? E se si, come e dove comunicano con i propri utenti/clienti? (Digital Competitive Intelligence ovvero l'analisi della concorrenza di mercato)
  5. i clienti attuali e quelli potenziali, parlano di noi o dei nostri prodotti/servizi all'interno dei social network? (social media monitoring)
  6. in caso di crisis management, effetti boomerang delle conversazioni dovuti a insoddisfazioni o perdita di controllo del buzz online, siamo preparati ad affrontarla e superarla positivamente? (piani di crisis management)
  7. il personale interno è preparato sugli strumenti operativi e strategici social ed è integrato alle altre funzioni aziendali (social enterprise)
  8. il personale interno ha bisogno di un supporto esterno di specialisti in social marketing? (social media marketing interno o in outsourcing)
  9. il piano di business che abbiamo creato è strutturato in modo da prevedere investimenti continui e non saltuari su queste attività di ascolto, colloquio, marketing e comunicazione o va rivisto per una redistribuzione più equa e mirata del budget stanziato?
  10. siamo convinti di intraprendere questa strada?
Se un'azienda risponde a tutte e 10 le domande, si troverà davanti una situazione tale da capire e valutare al 100% se il proprio business ne gioverà dell'ingresso nei social network.
Un consiglio vivo è quello di richiedere a un'agenzia specializzata per farvi una consulenza prima di intraprendere questo cammino e che vi faccia anche da formatrice di personale nel caso vogliate internalizzare le operazioni di comunicazione con gli utenti/clienti nei social network.

venerdì 2 dicembre 2011

Google.com

Ecco come appare la schermata di Google.com in U.S.A..
Sempre stile minimal, essenziale e chiaro. Header al posto di nero grigio e menù a tendina con sfondo grigio scuro con attivazione a passaggio sulla sinistra, con all'interno le varie voci di menù: +Google, Search, Images, Maps, ecc...

martedì 29 novembre 2011

Facebook... i dati 2011

Come si può vedere dall'infografphic che seguirà (2° quadrimestre 2011), Facebook in questo 2011 quasi terminato farà numeri impressionanti. Adesso è indiscutibilmente la piattaforma n°1 al mondo.
Un dato importante, per noi marketer del vecchio continente, è il dato che indica l'Europa al 1° posto come utenti, superando abbondantemente il Nord America.


lunedì 21 novembre 2011

Ricerca semantica e il futuro dei motori di ricerca

Secondo Wikipedia "la semantica linguistica è lo studio del significato che viene utilizzato dall'uomo per esprimersi attraverso il linguaggio". Come tutte le nostre attività, anche quella dei motori di riceca, si basa sul linguaggio, questo è qualcosa che noi "gente dei motori di ricerca" dovremo essere interessati!

Il primo tentativo che Google fece con l'utilizzo della ricerca semantica, è avvenuto nel marzo del 2009, quando avevano annunciato che stavano andando ad utilizzare una nuova tecnologia che permetterebbe loro di fare associazioni e correlazioni tra le parole chiave utilizzate nelle ricerche. Bing ha fatto un tentativo simile ad aggiungere semantica con l'acquisizione di Powerset, che avrebbe dovuto aggiungere funzionalità di tipo semantico alle loro motore di ricerca.

Google ha anche aggiunto funzionalità di una ricerca correlata nella quale vengono inseriti altri termini di ricerca semanticamente correlati alla nostri ricerca fatta. Questa funzione agisce come una sorta di motore di raccomandazione semantico.

Che effetti avranno questi nuovi algoritmi nella strategia SEO? Una cosa è sicura: è ora che i contenuti testuali e non solo di un sito siano unici. Ogni parola chiave utilizzata dovrà avere sempre più peso e correlata al contenuto vero e proprio della pagina di appartenenza, quindi: testo, immagini, ecc...

Per esempio, se si ha un sito sul ketchup, non si può concentrare il contenuto solo sul prodotto in sè. È inoltre necessario includere informazioni sulle ricette, gli usi, i tipi di alimenti associabili col ketchup, gli ingredienti, la storia del pomodoro, ecc... Poi, dopo aver inserito queste informazioni, è altrettanto necessario assicurarsi che tutte le pagine di contenuti relativi siano raggiungibili dall'utente tramite link; oltre ad altre lavorazioni di ottimizzazione pagina.

Avendo questo contenuto aggiuntivo e semanticamente rilevante sul nostro sito, si permetterà ai motori di ricerca di vedere i contenuti come più rilevanti sia dal punto di vista di pertinenza delle parole chiave, sia per una varietà di fattori di pertinenza semantica.

Tuttavia, la semantica va ormai oltre la semplice parola chiave e il riconoscimento rilevanza. Con l'invenzione dell'Universal Search, Google include dei risultati dell'attuale SERP video, recensioni, immagini, mappe, shopping, ecc...

Per quanto riguarda il futuro della ricerca semantica è difficile dire in che direzione si vada. Nel grande schema delle cose il concetto di ricerca semantico è ancora molto giovane, ma non c'è dubbio che la semiotica di ricerca continuerà ad essere raffinata e perfezionata.

mercoledì 2 novembre 2011

Utenti a caccia di recensioni online su brand e servizi

I social media sono diventati col tempo un luogo privilegiato dove incontrare e condividere informazioni, pensieri, foto, ecc... con amici, parenti e conoscenti. I social network stanno assomigliando sempre più a nuovi motori di ricerca, oltre a strumenti utilissimi per dare e avere informazioni su beni/servizi e aziende (brand).
Negli USA le "piazze sociali" sono diventate una costante indelebie nelle gironate della maggior parte delle persone, perchè questo li sfruttano per informarsi e condividere, incontrarsi e chiaccherare. In Europa questo non è poi molto diverso, infatti una ricerca sul mercato Italiano portata avanti dalla Nielsen e NM Incite con la ricerca “The Social Media Report – 2011 Q3”, risulta che nel Bel Paese gli utenti di internet, trascorrono 1/3 del loro tempo online su blog e social network!

Questi dati sono numeri a 10 cifre e devo interessare chi fa marketing, quindi alle aziende soprattutto a quelle legate al turismo, al primo posto sulle ricerca e discussioni fatte online dagli utenti.
Col tempo i social media stanno rivestendo un ruolo fondamentale nella fase di ricerca pre acquisto di un bene/servizio.

Quello che un utente cerca altro non è che l'opinione di altri utenti, quindi capire se una determinata cosa conviene oppure no. Secondo la Nielsen, ben il 60% dei consumatori/utenti che hanno cercato informazioni su Internet attinenti a certi prodotti, hanno trovato informazioni utili, brand o rivenditori grazie ai social network, 2 su tutti: Facebook e Twitter.



Dalla ricerca risulta che 3 utenti su 5 sono soliti recensire prodotti/servizi o brand... in fin dei conti a quanti è capitato almeno 1 volta di fare un commento o consigliare un hotel, una marca di pc, un cellulare, una tv, ecc... ad un amico o conoscente?
Nel nostro XXI secolo gli utenti non sono più passivi alla pubblicità... sono attivi e la fanno col passaparola!

Ecco le risposte degli utenti alla domanda: “Per quale scopo utilizzate i social media”?


In ordine:

  1. leggere i feedback dei consumatori;
  2. conoscere i prodotti;
  3. ottenere coupon / promo;
  4. fornire un feedback positivo;
  5. dare un feedback negativo.
 La Nielsen con la ricerca che ha svolto, evidenzia come gli utenti amino comunicare e dire la loro sui prodotti/servizi e brand.
Alcuni recensiscono positivamente un brand nella speranza di avere incentivi o sconti, altri per la voglia di condividere le proprie nozioni a riguardo, altri ancora in maniera un po' più distaccata ma per la voglia di ringraziare o sostenere un buon lavoro/servizio svolto oppure più semplicemente per mettere in guardia altri utenti da truffe o delusioni.




Un'ampia fetta di utenti che scrivono all'interno di un profilo brand nei social network, lo fanno alla ricerca di un supporto veloce, infatti il 42% di utenti tra i 18-34 anni dichiarano di aspettarsi entro 12 ore dalla lamentela postata una risposta!

Un dato da non sottovalutare soprattutto perchè i social network tanto danno e tanto possono togliere alla reputazione di un brand.

giovedì 13 ottobre 2011

Link popularity

È risaputo che un'attività come la link popularity è una delle principali lavorazioni che aiutano a promuovere un sito web, aiutano a dargli una spinta in più al posizionamento nei motori di ricerca e volendo anche alla reputation.

Nulla di pù semplice penserebbe la maggiorparte della gente! Trovo siti gratuiti dove inserire il mio link e il gioco è fatto. Mmmm... magari! Non è poi così semplice. Se vogliamo avere un risultato duraturo nel tempo e non rischiare di fare attività poco efficaci e/o border-line, la ricerca delle fonti va fatta con attenzione e minuziosità. Infatti questa è una tra le attività più ostiche e delicate che si vanno a fare.

Quantità 0 - Qualità 1

Perchè questo risultato? Per il semplice motivo che in un'attività come questa a volte 10 link fanno più di 1000 link.

Per selezionare un ventaglio di risorse utili, si studiano e si ricercano quei siti che più si avvicinano maggiormente alle esigenze del sito da promuovere, anche geolocalizzando l'inserimento (geo web marketing), perchè spesso sono inutili inserimenti fatti a caso o dovunque, fatti solo per dire: "Abbiamo fatto la link popularity".

A volte è meglio evitare di utilizzare servizi a pagamento (tipo: "inserimento del vs. sito in 30.000 directory") che poi pubblicheranno il nostro link su chissà quale sito, directory o portale. Va messo in conto che una seria ed efficace popolarità, si raggiunge col tempo; per questo alla 10D siamo noi in prima persona a fare le segnalazioni di link popularity manualmente, senza utilizzo di software o altro.

Lavoriamo anche per far sì che ci possa essere interesse e curiosità sul sito da promuovere, col fine di ricevere link naturali, nuovi post e di conseguenza nuovi visitatori. Cerchiamo sempre di essere unici e originali, mettendo sempre al primo posto l'esigenza del sito in questione, lavorando sia lato motori di ricerca che lato social.

I risultati e i clienti negli anni ci danno ragione!

giovedì 6 ottobre 2011

Attrazione, interesse e conversione


Le migliori pratiche di web design riuniscono: una navigazione intuitiva, funzionalità efficiente, delle immagini forti e la grafica in un connubio d'oro tra competenza e stile.

Progettare al meglio un sito web trasmette anche un'innata personalità del brand e una più ampia corporate identity; il tutto grazie anche alle tecniche utilizzate per costruire il codice sorgente, il quale potrà essere uno dei fautori di un rilevante traffico verso lo stesso dai motori di ricerca.

In definitiva, il miglior design per un sito web è quello che aiuta a massimizzare la velocità con cui un visitatore casuale o un curioso, diventi un cliente pagante! C'è da dire comunque che prima di arrivare al visitatore ci sarebbe un'ampia serie di lavorazioni per dar visibilità al sito... ma di questo ne abbiamo già parlato e ancora lo faremo... e in questo le diamo già per fatte, perchè parliamo di design ;-)

Avere un buon design significa molte volte guadagnare!

venerdì 23 settembre 2011

Il web marketing passa attraverso il mobile

Quanti di noi in quest'estate hanno utilizzato il proprio smartphone per postare nei social network, prenotare, informarsi sui locali o ristoranti, leggere commenti ed opinioni o semplicemente per chattare con gli amici?
Di seguito una serie di dati redatti da Eyefortravel che ci fanno capire l'importanza per un'azienda turistica la reperibilità del proprio brand da mobile.

 

Un dato su tutti: il 70% delle prenotazioni effettuate sul loro sito mobile sono state fatte lo stesso giorno del check in!

Che sia arrivato il momento per gli hotel, i portali turistici e le imprese legate al turismo di avere un sito mobile e sfruttare i servizi che questo può avere? Noi pensiamo di si!

martedì 20 settembre 2011

Il layout per un sito mobile

In questo articolo parleremo in maniera sintetica ma esauriente, dei principali aspetti relativi alla realizzazione di un sito web ottimizzato per mobile (MOW - mobile optimization website).

In Italia, come nel resto del mondo, la diffusione di smartphone e tablet è in piena espansione e si pensi che sempre più persone che comprano questi supporti mobile sottoscrivono un abbonamento per la navigazione in mobilità. Questo dovrebbe far pensare ad un'azienda, se non lo ha già fatto, di fare un passo avanti verso una versione mobile (un'applicazione o quant'altro) del proprio sito aziendale.

Il pubblico è vasto e in continua crescita! C'è comunque da dire che a non tutti può servire un sito mobile, ad un hotel, azienda, agenzia immobiliare/turistica, ecc... o ad un sito di news si, ad un sito o blog personale o amatoriale non penso sia un'esigenza primaria (comunque mai dire mai).

Con gli anni abbiamo visto come i web designer si sono sbizzariti nella realizzazione di layout sempre più particolari, ora però con gli smartphone bisogna rivedere un po' tutto per agevolare la visualizzazione da mobile, la quale larghezza media dello schermo va da 240 a 480 pixel (per ora è quella a 320 pixel è la più diffusa).

Layout a 2, 3 o 4 colonne... OUT! Dal nostro punto di vista (che può essere giusto o sbagliato), l'unica soluzione possibile è quella a 1 colonna, al fine di dare e garantire buona usabilità e navigabilità tra i contenuti (organizzati a cascata); perchè con schermi piccoli la semplicità è sempre la strada preferibile.

La strutture che secondo noi è la più congeniale attualmente è questa, semplicissima e funzionale:
  • Header: la testa della pagina, la porzione superiore che viene destinata a contenere il logo ed eventualmente pochi altri elementi di primo piano;
  • Body: è lo spazio per i contenuti effettivi delle pagine, la porzione centrale del sito web;
  • Footer: il piè pagina, è la porzione sotto a tutto in fondo alla pagina, dove di solito si inseriscono i credits, riferimenti legali, copyright, contatti, ecc...
La parte centrale della pagina in giallo (il body), sarà destinata ad ospitare altri spazi che variano a seconda delle esigenze strutturali o di contenuti.


Un elemento imprescindibile, com'è ovvio che sia, è il menu di navigazione col quale possiamo aver accesso alle altre pagine o aree del sito web. Se le voci del menù (in arancione) sono poche è possibile creare direttamente una barra con i link necessari alla navigazione (soluzione 1.), nel caso non siano poche, sia per esigenze di spazio sia per una migliore leggibilità, è meglio aggiungere un unico bottone menù che, una volta premuto, apra a tendina o a cascata tutto l'elenco delle pagine o aree disponibili (soluzione 2.). 

Tenendo a mente le dimensioni ridotte dello schermo degli smartphone a parer nostro la semplicità e la linearità restano sempre la scelta migliore.

Quindi anche per venire in aiuto agli utilizzatori di smartphone che hanno canoni a tempo o a KB scaricati, o comunque per la  velocità della banda non sempre ottimali, è bene impaginare i contenuti a cascata dove i vari elementi (testo, immagini, video, ecc...) si susseguono uno sotto all'altro in maniera semplice ed intuitiva.

Questa è anche la soluzione che utilizzano molti social network per la loro versione mobile.

    giovedì 1 settembre 2011

    La rivoluzione mobile nel turismo e non solo

    Il mobile sta rivoluzionando un po' tutto il web, ma in quest'estate 2011 ormani passata, il mondo del turismo è stato travolto più di prima da uno tsunami mobile. Quanti camping, alberghi, hotel, b&b... imprese turistiche e strutture ricettive stanno già o sapranno cavalcare quest'onda? Mah... per ora ancora poche!

    Sono sempre più le persone che cercano informazioni turistiche, idee di viaggio o vacanze, prenotano hotel o voli da smartphone, tablet, palmari o cellulari.

    Alcune ricerche testimoniano il trend di crescita che c'è stato:
    1. Google ha registrato un +3.000% sulle ricerche di hotel da mobile negli ultimi 3 anni (Rob Torres / Travel – Google);
    2. negli USA si spenderanno 76.000.000 $ per prenotazioni dirette ad hotel locali attraverso mobile, escludendo dalla prenotazione agenzia e OTA (PhoCusWright);
    3. il 15% dei viaggiatori utilizza dispositivi mobile per fare la ricerca di hotel e il 9% effettua prenotazioni direttamente da telefono (Forrester).
    Pensate che negli ultimi 6 mesi, abbiamo notato dalle statistiche un quasi +105% di visite a siti web legati al turismo da dispositivi mobile. (un esempio sotto)



    Già adesso il mobile è una concreta e importante fonte di revenue diretta per gli hotel e le strutture ricettive, destinata col tempo a crescere in maniera esponenziale.Ogni buon albergatore dovrebbe prevedere una versione mobile del proprio sito web (mobile design), il massimo sarebbe l'integrazione di un sistema di prenotazione online specifico per mobile.

    Vi mettiamo a disposizione per il vostro sito web, turistico o meno, alcune informazioni specifiche sui nostri servizi di Mobile Optimization Website, Mobile Design e Marketing:

    A - Professionale e semplice, intuitivo e compatibile con tutti gli smartphone più diffusi sul mercato, pensato per offrire il massimo dell’usabilità ai tuoi clienti e la migliore libertà di gestione per te.
    • Basati su piattaforme CMS e librerie open source: per darti indipendenza di gestione ed aggiornamento dei contenuti
    • Testi ed immagini realizzati per ottimizzare i tempi di download da parte degli utenti
    • Reindirizzamento automatico degli utenti mobile dal sito web standard a quello mobile più adeguato al suo device
    • Riconoscimento automatico delle tipologie dei dispositivi mobile con cui l’utente accede al sito
    • Tracciamento dei dati relativi al sito mobile tramite strumenti di web analytics
    B - Molte ricerche e studi hanno dimostrato che gli utenti dimobile cercano soprattutto un prodotto completo, dove si possa anche prenotare direttamente o comprare.

    C - Come tutti i siti online necessita anche quello mobile di accortezze e lavorazioni SEO oltre a campagne promozionali di web marketing, così il sito mobile deve essere promosso tramite campagne specifiche per mobile (per esempio link sponsorizzati Google Adwrods). Il servizio potrebbe comprendere:

    • Keyword Advertising su rete mobile
    • Local-Mobile advertising (maps ecc...)
    • mobile ADS, Social Media Marketing e click-to-call

    Contattateci via mail info@10d.it, telefono 0421.564129 o fax 04211880282, vi contatteremo quanto prima.

    lunedì 29 agosto 2011

    Come si è evoluto il rapporto tra turismo e social media?

    Iniziamo col porci 2 semplici domande:
    1. quanto influiscono nelle nostre decisioni di viaggio i social network?
    2. che rapporto si è instaurato tra viaggio-social network-viaggiatore?
    La risposta a queste domande viene data dai dati che Tripl ha raccolto dai maggiori social network, siti e blog del settore turistico.

    I dati sono tratti dalla realtà USA, ma sono molto indicativi a livello globale e servono per capire come il web (social network in primis) sia sempre più uno strumento indispensabile per gli utenti per avere informazioni e consigli sulle proprie mete di destinazione dei propri viaggi.

    Dai dati risulta che:
    • il 72% degli utenti americani accedono ai propri profili personali nei social network quando sono in viaggio;
    • 200.000.000 sono i passeggeri che prenoteranno nel 2011 voli aerei che permettano la connessione a Internet;
    • il 46% delle aziende legate al turismo ha rilevato un incremento di traffivo da Twitter e il 69% delle aziende legate al turismo ha rilevato un incremento di traffivo da Facebook;
    • le 5 compagnie aeree più grandi made in USA hanno 2.566.000 fan su Facebook;
    • 50.000.000 circa sono le recensioni pubblicate fin'ora su Tripadvisor;
    • Gowalla e Foursquare registrano check-in in 6 continenti.
    Io aggiungerei anche Trivago con i suoi 3.246.438 prezzi di hotel da confrontare nel sono Nord America!

    Dai dati elencati sopra, possiamo capire che il viaggiatore "moderno" vuole vivere la propria esperienza di viaggio in due spazi paralleli (reale e virtuale), rendendo partecipi (magari solo per il gusto di far invidia agli amici... :-P) gli amici delle proprie esperienze con pensieri foto emozioni video, quasi istantaneamente nei social network... "on-the-go" è il termine che viene utilizzato per identificare questo concetto.

    Questa per un'azienda legata al turismo o comunque col pubblico (per esempio una discoteca, un pub, un bar, ecc...) deve dare la possibilità ai propri clienti di soddisfare questo bisogno, così facendo aiuterete voi stessi, tramite i clienti, a veicolare meglio il vostro brand online... in maniera semplice, senza fatica, naturale e gratuita!
    Comunque per una consulenza, affidatevi sempre ad un'agenzia di comunicazione o di web marketing, vi potrà dare le dritte giuste per evitare molti inconvenienti.

     

    mercoledì 24 agosto 2011

    Diagramma del processo decisionale di scelta (dell'agenzia giusta)


    Trovare - Scegliere l'agenzia (opzione 1. affidarsi ad un'agenzia con 4219, ops 4218 persone di staff, uno se n'è andato in questo momento / opzione 2. l'amico di un amico che ha fatto un corso di design fa per diletto SEO e siti web / opzione 3. 10D)  - Contattarla (mail, www, telefono, fax, ecc...) - Incontro - Fabbrica delle Idee (dove le idee si fondono per dare il miglior risultato) - Filtro NO (scarto delle opzioni 1. e 2.) - Filtro SI (opzione 3.) - Lavoro svolto (e risultati ottenuti) - Sei felice - Pagamento - Tutti felici - Incontro conclusivo

    Abbiamo messo giù questo grafico in maniera scherzosa e sintetica ma... non si discosta molto dalla nuda e cruda realtà di tutti i giorni.
    Un'azienda che vuole investire nel web con un proprio sito e una propria visibilità si trova dinanzi a questa situazione: affidarsi ad un'agenzia plurinominata che ha 4218 dipendenti (che vanno e vengono in continuazione... e ce ne sono parecchie!) che chiederà migliaia e migliaia di euro per fare il lavoro (che sotto sotto è quello che possono fare altre agenzie con prezzi inferiori e stessi o addirittura migliori risultati) o affidarsi all'amico dell'amico che praticamente non ha nessuna esperienza o qualifica e che fa questo per diletto o per passatempo perchè gli piace il design?
    Ricordiamoci che il web è il nostro biglietto da visita col mondo... quindi deve essere studiato e impostato secondo specifiche direttive e progettazioni, non è cosa da poco ma neanche fantascienza. Quindi valutare sempre il proprio budget, scegliere l'agenzia giusta con in miglior rapporto qualità prezzo paga di più che molte altre cose!

    Per consulenza o altre informazioni in merito al web contattateci via mail info@10d.it, via telefono +39.0421.564129 oppure visionate il nostro sito web www.10d.it e compilate il form richiesta, vi risponderemo quanto prima.

    venerdì 19 agosto 2011

    SMO social media optimization

    Social Media Optimization (SMO chiamato anche social SEO) comprende la metodologia e le attività sociali svolte nei social network con l'intento di attrarre visitatori unici al contenuto del sito o della pagina in questione (aziendale, di un evento, ecc...). Il Social Media Optimization è solo uno dei tanti metodi di ottimizzazione online DAO (Digital Asset Optimization) di un sito web. Uno degli altri metodi è l'ottimizzazione dei motori di ricerca detta SEO (Search Engine Optimization).


    Quando parliamo di Social Media Optimization intendiamo semplicemente il processo di ottimizzazione di: contenuti per l'interazione, discussione e condivisione di immagini, video e informazione all'interno dei social network; dai più famosi con Twitter, Facebook o il nuovo Google+, a quelli tematici come YouTube, Tripadvisor, Trivago, Zoover, ecc.... in semplici parole è l'ottimizzazione di una campagna di social media marketing.
    Le strategie di social media marketing optimization possono trovare tranquillamente applicazione all'interno di blog, social network, siti di e-commerce, siti aziendali, campagne adv e molti altri ancora.


    Lo scopo principale della SMO è quello di portar traffico, quindi possibili clienti e con essi maggiori conversioni verso vostro sito o pagina aziendale/fan; il tutto ci permetterà di capire e conoscere meglio il vostro target di riferimento grazie alle statistiche e al monitoraggio costante di campagne, iniziative e azioni mirate nei social network.

    Di seguito esporremo i benefici e i fattori importanti da applicare nel SMO:

    • Search Engine Optimization - avere un considerevole numero di link condivisi fa si che i motori di ricerca, consideri positivamenti il vostro blog o sito incremendando così i benefici SEO. Va ricordato che la condivisione di contenuti all'interno dei social network aiuta a veicolare più visitatori;
    • Contenuti generati dagli utenti - più grande è la mole di contenuti, apprezzamenti e interazioni nelle "nostre" pagine sociali, migliore saranno i feedback, le testimonianze, le discussioni e le condivisioni che daranno rilevanza; 
    • Dimostrazione del valore sociale - nel sociale, se una cosa viene condivisa, commentata o discussa... è una cosa positivi, quindi se lo si fa con il vostro sito significa che i contenuti presenti hanno una certa importanza e per questo verranno condivisi, commentati con altre persone ancora, espandendo a macchia l'olio. 
    • Esperienza sociale dell'utente - aprire una discussione agli utenti verso un argomento X, aiuta gli utenti stessi ad essere più autorevoli, rafforza la brand reputation e la veicolazione della stessa, aiuta a capire molte cose e a racimolare molti dati e metriche per migliorare la comunicazione aziendale, oltre a rendere partecipi gli utenti il che non è cosa da poco;
    • Indicatori sociali - come scritto sopra: commenti, registrazioni, fan, mi piace e condivisioni sociali, rappresentano degli ottimi indicatori per misurare la qualità dei contenuti della vostra pagina sociale e capire come migliorare, targetizzare e commentare le strategie SMO utilizzate.
    Queste sono solo alcune tra le principali indicazioni da seguire per adoperarsi in una campagna di Social Media Marketing Optimization (SMO), vogliamo ricordarvi che un utilizzo da parte di mani non esperte del settore di queste indicazioni (e di altre non elencate), potrebbe procurare più "danni" che benefici, quindi ricordatevi sempre di affidarvi a persone esperte.

    lunedì 8 agosto 2011

    Sito mobile ad-hoc o adattare quello vecchio?

    QR code 10dweb.blogspot.com
    Negli ultimi 2 anni moltissimi siti web si trovano dinanzi a un bivio: creare la versione mobile (magari anche light) del sito già esistente [versione ad-hoc] o adattare il sito web classico per essere visibile anche da mobile [versione adattata]?

    Così, su due piedi penseremo alla versione adattata, perchè magari si pensa che ci sia meno lavoro e quindi meno spese... mmm... non è proprio così! Un sito concepito per il web classico visualizzato da un computer, ha determinate caratteristiche e magari è realizzato con tecnologie che da mobile non si vedono perchè non supportate, quindi sistemarlo per mobile a volte non così semplice, vediamo perchè.

    Un sito web per computer per essere adattato dovrebbe avere nel codice sorgente la divisione tra design e contenuti, in questo caso è possibile aggiornare il codice per far si che sia visibile anche da mobile, tablet o smartphone. Se invece all'interno dei sorgenti del sito non vi è questa divisione... l'adattamento diventa molto problematico o addirittura impossibile. Un esempio su tutti è un sito un Flash, molti smartphone non supportano questa tecnologia oltre ad avere una grafica grande e dispersiva per uno schermo piccolo!

    Il W3C ci ricorda che: avere un sito web unico, multi-device (utilizzabile indipendentemente dal device che utilizziamo per la visualizzazione) è vivamente raccomandato sia per accessibilità, per i costi di gestione unici, ecc...

    Comunque c'è da dire che, a parer nostro, realizzare un sito ad-hoc ha dei pro molto importanti, realizzazione della versione mobile anche in versione ridotta del sito (nel caso di un sito in flash per esempio).
    In ogni caso ci sono dei pro e dei contro su entrambe le scelte: ad-hoc o adattato. Vediamo alcuni pro e contro:
    1. adattare un sito web concepito per essere fruito mediante computer tradizionale non è semplicissimo e, in caso di siti vasti e complessi (e-commerce), rende a volte piuttosto probabile commettere degli errori non così semplicemente rissolvibili, per esempio: alcuni elementi o immagini eccedono la larghezza del display;
    2. i contenuti su dispositivi mobile richiedono semplicità d'utilizzo e sintesi, mentre nella maggior parte dei casi nella versione standard i siti sono ricchissimi di informazioni e immagini che pottrebbero rendere lenta e difficoltosa la navigazione;
    3. alcuni elementi presenti nelle classiche pagine web da alcuni device mobili non sono supportati, ad esempio su iPhone e iPad il Flash;
    4. i form di compilazione sono difficilmente adattabili se realizzati in maniera complessa, quindi a volte capita di riprogettarli;
    5. il downoload di file su alcuni device potrebbero causare errori o malfunzionamenti;
    6. i CSS (fogli di stile) non sono supportati da tutti i device mobili e questo può causare na visualizzazione pessima della pagina.

    In base all'elenco qui sopra e pensando anche al contenere i budget di spesa, se si vuole creare una versione mobile di un sito web già esistente... nell'80% dei casi conviene realizzare un sito mobile ad-hoc: in versione estesa (quindi che ricarlchi fedelmente tutte le pagine del sito) o in versione leggera (quindi solo le pagine principali o comunque la possibilità di avere un'infarinatura generale per poi con calma vedere il sito da pc), basta che ci sia!

    Infatti secondo una ricerca  realizzata da Audiweb, che ha analizzato le connessioni al web per quanto concerne il mese di giugno 2011, gli Italiani che si sono connessi a Internet da mobile sono stati 26,2 milioni. Calcolando questo dato su una base annua, l’incremento relativo è stato di +10,4%.
    Il boom della diffusione di smartphone e cellulari con accesso a Internet, si è riflettuto di conseguenza anche sul numero di connessioni alla rete effettuato proprio da questi dispositivi che sempre più persone hanno con sè. Infatti dichiarano di accedere al web da mobile 8.300.000 Italiani!
    Pensando che in un solo anno le connessioni da mobile hanno fatto +74% rispetto all'anno precedente... forse spendere qualcosina per una versione mobile del vostro sito ne vale la pena.

    Anche un hotel o comunque un'impresa turistica oggi come oggi dovrebbe avere un sito mobile, anche per "aiutare" un utente/cliente a scegliere o a trovare la struttura giusta anche fuori casa... sarebbe un servizio offerto molto gradito (parlo anche per esperienza personale!).

    Per avere maggiorni informazioni o preventivi in merito contattateci senza impegno, vi daremo la soluzione migliore per le vostre esigenze: 10D info@10d.it.

    10D web agency Venezia tra i propri servizi di design ha anche la realizzazione di siti web per mobile device; se trovate 10' leggete anche un articolo di qualche giorno fare relativo all'Ottimizzazione dei siti web per mobile (MOW: mobile optimization website).

    lunedì 1 agosto 2011

    Come valutare le performace del vostro sito

    Orientarsi nella miriade di dati e metriche monitorate dalle statistiche a volte può essere difficile. Per ogni fruitore di questi dati, per esempio un hotel o un'azienda, è importantissimo individuare i dati che possono aiutarvi a capire meglio se le strategie di web marketing stanno dando i risultati giusti!

    La maggior parte dei responsabili di marketing negli USA mettono come prima metrica di valutazione di una campagna marketing il CTR, ovvero la percentuale di click effettuati sui link che portano al sito (Click-through rate).
    Questo dato non deve sorprendere, perchè il CTR è molto indicativo; mentre mi risulta strano che solo il 31% dei marketer made in USA utilizza il ROI (return of investment) come punto di riferimento, e il 43% utilizza le conversioni (lead) degli utenti.

    Le metriche, che un hotel o un'impresa business, che investe in web marketing deve tener d'occchio sono le seguenti:

    1. Visitatori: importantissimo sapere il numero di visitatori del sito, ma se non confrontato con la percentuale di conversione, il tempo medio di permanenza e la percentuale di rimbalzo, non può essere valutato nella sua totalità.
    2. Pagine per visita: numero di pagine che in media visitano gli utenti che entrano nel sito. Per un albergo le pagine medie per visita sono 5-6, più difficile dare un valore a priore per le imprese business visto la miriade di settori. Un numero di pagine visitate sotto le 3, può significare che il sito è poco appetibile, problemi nel funzionamento oppure che le campagne marketing che sis tanno facendo non sono targetizzate bene nella scelta dell'utente finale.
    3. % di rimbalzo: tasso di utenti che giunti sul sito, lo abbandonano dopo aver visto solo la pagina d'ingresso. Nel caso del sito di un hotel, un ottimo valore è sotto 35%.
    4. % di conversione: metrica che vi permetti di percepire il livello di crescita del vostro business sul web. È la percentuale di visitatori che compiono un'azione specifica sul sito (prenotare, richiedere informazioni, iscrizione newsletter, ecc...), quindi è indicativa dell’efficienza del sito, delle campagne marketing svolte e della vostra strategia prezzi.
    5. Visite qualificate: sono i visitatori economicamente più proficui, riuscire a individuare grazie alle statistiche la e le fonti che generano quel traffico che converte di più, equivale a capire su quali canali conviene investire di più senza sprecare tempo, forze e denari.
    6. CTR: rapporto tra il numero di visualizzazioni di un link al sito e il numero di click su quello specifico link. È una metrica importante per capire se unlink sponsorizzato, un banner ADV o qualunque altro link a pagamento è efficace o meno.
    7. Tempo medio: tempo medio di permanenza di un visitatore sul sito e sulle singole pagine. Un buon tempo medio è sui 3-4 minuti, unito ad un buon numero di pagine per visita, ci dice che gli utenti che arrivano sul sito sono interessati al bene/servizio offerto.
    Saper valutare le prestazioni del prorio sito web, dei social network, del traffico entrante e le conversioni provenienti da link sponsorizzati, banner advertising e dai siti referer, è un aspetto fondamentale per gestire al meglio un'azienda sul web: solo una corretta lettura di questi e la capacità di relazionarli tra loro, può fornire un quadro esauriente sull’utilizzo del budget e sugli investimenti fatti nel web dalla vostra azienda.

    lunedì 25 luglio 2011

    Più prenotazioni dirette dal sito dell'hotel e meno dai portali

    Vi sarete posti almeno una volta questo quesito: "Come posso aumentare le prenotazioni dirette dal sito dell'hotel e ridurre le commissioni dei portali?". Perdete 5 minuti e leggete qui sotto...

    Avete un minima idea di quanti possibili clienti potete catturare sul web col vostro sito? Mmmm... tanti!
    Secondo recenti studi realizzati in Italia dal Ministero del Turismo:
    • acquisto di prodotti turistici online in Italia +40% all'anno;
    • 1/3 dei viaggiato dell'UE prenota da Internet;
    • prenotazione online di hotel, agriturismi, ecc.. +55%;
    • nel mondo il 45% degli internauti prenota online hotel, voli, ristoranti, ecc...
    Penso che questi dati parlino da soli sulla portata di utenti, potenziali clienti, che il web può dare all'economia di una struttura ricettiva o delle imprese che ruotano attorno al turismo.

    Travel 2.0 è la nuova generazione di viaggiatori che si affaccia sulla scena del turismo mondiale. Questa è la generazione di viaggiatori che sceglie e prenota online l'hotel, che ricerca informazioni e recensioni su alberghi e destinazioni scelte, acquista voli aeree o traghetti, noleggia auto, il tutto quasi esclusivametne su Internet e per non farsi mancare nulla comunica con l’albergatore via chat, e-mail o skype (per quelle aziende turistiche che hanno i mezzi per supportare tutto questo).
    Però molti di questi nuovi viaggiatori internauti, vengono indotti dalla pubblicita o da altri fattori, a prenotare i loro hotel o viaggi all'interno dei grandi e famosi portali turistici (Online Travel Agency o intermediari).
    Tu come albergatore, quante volte i tuoi clienti hanno prenotato il soggiorno tramite un’OTA (Online Travel Agency) a cui poi tu hai dovuto pagare un'elevata commissione, le quali in alcuni casi possono superare anche il 35%?

    La presenza in questi portali è importante, perché garantisce visibilità, reputazione e prenotazioni all’hotel, ma è fondamentale riuscire a non dipendere dagli intermediari.

    Ci sono hotel e strutture ricettive, che sono riusciti ad incrementare nel giro di pochi mesi le prenotazioni dirette del 40%, 50% e persino dell’80%, realizzando un nuovo sito web ufficiale adeguato al Web 2.0, seguendo le direttive dei motori di ricerca e avendo un buon posizionamento. Il tutto non investendo cifre esorbitanti, ma studiando assieme a noi il percorso migliore.


    Secondo un sondaggio realizzato nell’aprile 2009 (quindi poco più di 2 anni fa), perché un sito web di un albergo generi conversioni e soprattutto prenotazioni, ha bisogno di:
    • essere realizzato intorno all'utente di riferimento, andando incontro alle sue esigenze e dandogli la possibilità di trovare risposte a tutte le sue possibili richieste; 
    • avere al proprio interno informazioni chiare, sicure, accurate e soprattutto che non diano adito ad incertezze;
    • agevolare l'utente nella comunicazione con l'hotel (mail, form, chat, skype, ecc...);
    •  possibilmente avere un booking semplice ed efficente per prenotare o richiedere la prenotazione.

    Non sono cose di fantascienza, sono cose basilari per avere un vero sito web user friendly, facilmente utilizzabile da qualsiasi utente più o meno esperto.

    C'è da dire comunque che, come confermano alcuni studi di web marketing nel 2011, è necessario anche che il proprio sito web:
    - rafforzi il brand dell'hotel tramite una capillare presenza sul web;
    - sia ottimizzato per apparire nei motori di ricerca nei primi risultati;
    - sia presente nei social network con un gruppo o una pagina "aziendale", per fidelizzare i clienti (molto utile nel Web 2.0!);
    - contenga testi convincenti, persuasivi e soprattutto veri;
    - abbia una struttura semplice e non ingarbugliata;
    - contenga informazioni sulla destinazione;
    - ci sia una sezione dedicata alle offerte o last minute, per attirare i clienti.

    Se ritente che il vostro hotel o struttura abbia un sito web o una presenza online che non rientra in questi "canoni"... contattateci senza impegno, vi aiuteremo a trovare una soluzione ad ogni vostra richiesta di web marketing turistico e non solo.
    10D, dal 2004 a disposizione per incrementare il vostro business online info@10d.it.

    mercoledì 20 luglio 2011

    Il turismo e le recensioni degli utenti/clienti

    Tripadvisor da sempre sostiene che la maggior parte delle recensioni presenti nel proprio sito sono positive ma una ricerca indipendente fatta da ReviewPro ne dà la riprova. Questa ricerca si basa sul controllare tutte le 90.000.000 e più di recensioni relative alle strutture ricettive sparse in tutto il web, per scoprire se sono positive, negative o neutre.

    I risultati qui sotto includono le 10 lingue più parlate al mondo e sono:

    + recensioni Positive 60%
    = recensioni Neutrali 28%
    - recensioni Negative 12%

    I dati sono stati estrapolati da ben 65 siti di recensioni online, incluso Tripadvisor e molte Online Travel Agency (OTA).

    Dai risultati si è capito che i turisti preferiscono promuovere e non stroncare una struttura ricettiva, a meno che non abbiano vissuto una situazione infernale! Questo lo afferma ReviewPro dalle proprie osservazioni, infatti negli ultimi 2 anni c’è stato un generale cambiamento d’utilizzo dei siti di recensioni (da parte degli utenti), per condividere esperienze più o meno positive o neutrali rispetto all'inserimento di recensioni negative. Questi risultati rafforzano il nostro pensiero di far diventare quei clienti che ci recensiscono positivamento, sostenitori e promotori del brand aziendale. Per far questo bisogna incoraggiare (non obbligare) i clienti ad inserire recensioni, nei sito o portali a cui loro si affidando per le loro ricerche o informazioni.

    Ricondiamoci bene NON OBBLIGARE o CORROMPERE i clienti a inserire recensioni positive, perchè per esempi Tripadvisor ha ha stilato una black list di 30 strutture ricettive in tutto il mondo, segnalate per recensioni sospette.

    Un portavoce di Tripadvisor sostiene che:
    Gli albergatori fanno bene a incoraggiare gli ospiti a lasciare recensioni su Tripadvisor al loro ritorno a casa, ma è contro le nostre linee guida per le aziende offrire incentivi, sconti, servizi aggiuntivi o trattamenti speciali per i soggiorni in corso o per quelli futuri in cambio di recensioni. Se i turisti incorrono in una situazione simile, li incoraggiamo a contattarci prima possibile per informarci.

    Questo colosso delle recensioni turistiche online, applica la tolleranza zero verso le recensioni fraudolente e usa diversi metodi di verifica informatica per garantire la legittimità dei contenuti, e nel caso vengano scoperti degli hotel che aggiustano le recensioni a questi verranno inflitte delle penalizzazioni sulla reputazione interna al portale.
    Le false recensioni oltre a contravvenire il codice di condotta di Tripadvisor, sono illegali in: Irlanda, Francia, Regno Unito, Italia e Germania.



    E' giusto far capire agli albergatori che sono loro i primi artefici della propria reputazione! Quindi validità della struttura ricettiva, staff all'altezza, pulizia, camere, cibo, ecc... allora in questo caso le recensioni spontanee saranno quasi sempre positive e in base anche all'età della clientela, numerose.
    Comunque ci sono vari modi per stimolare (legalmente) i clienti a recensire positivamente il proprio hotel, ecco 3 esempi basilari:
    1. inviare una mail qualche giorno dopo il check out, ai clienti che durante il soggiorno hanno gradito la struttura, con all'interno i ringraziamenti, l'invito a tornare, i saluti e l'invito a condividere la propria esperienza nei social network dove siete presenti;
    2. individuare dal guestbook dell'hotel quei clienti che ci hanno recensito positivamente, un input molto indicativo
    3. posizionare le schede di valutazione nelle varie camere in una posizione ben visibile e al momento del check out farle imbucare nell'apposita cassettina.

    In 10D abbiamo avuto un risultato ottimo lo scorso anno con un cliente che ha preso la gestione di un hotel che per demerito del precedente gestore, aveva recensioni abbastanza negative, e grazie all'inserimento di alcuni banner all'interno del sito, ha visto incrementare positivamente le recensioni nei siti e portali dedicati. Il merito maggiore va soprattutto al lavoro che quotidianamente lo staff della struttura svolge con i clienti e per mantenere alti gli standard qualitativi. Noi li abbiamo aiutati ad esprimere il loro potenziale con i mezzi informatici che ci competono.
    C'è da dire comunque che i clienti che utilizzano i nostri servizi di web marketing turistico e di consulenta, ascoltano sempre i nostri consigli e quasi tutti possiedono un profilo nei maggiori social network, turistici e non.

    lunedì 18 luglio 2011

    MOW mobile optimization website

    Quali sono le migliori pratiche per rendere un sito web ottimizzata per gli smartphone?
    Sempre più persone utilizzano Internet con i cellulari e sempre più siti web stanno lanciando una versione mobile dello stesso, questo perchè da tempo sempre più utenti utilizzano il proprio smartphone per ricercare un ristornate, un hotel, comunicare nei social network... in poche parole per navigare!

    Tutto questo va bene, ma qualunque siano i numeri è chiaro che il web mobile è in continua crescita esponenziale.
    Purtroppo, ci sono alcune problematiche abbastanza fastidiose, una su tutte lo spazio (dello schermo). Se avete un sito web e avete intenzione di farne una versione mobile ottimizzata, date un'occhiata ai punti della lista seguente, che comprende alcune delle best practice più importanti:
    1. Realizzare un versione leggera del sito - Rendere le immagini più piccole, ottimizzare la struttura della pagina, evitare l'inserimento di alcuni video, tagliare alcuni annunci ecc... evitare sempre e comunque che la pagina superi 1MB di peso (per la gioia di chi paga a KB scaricati). Nello stesso tempo bisogna ricordarsi di non rendere le pagine troppo piccole o ancor peggio dover leggere articolo diviso in più pagine.
    2. Take it easy con gli annunci - Sappiamo tutti fin troppo bene che la pubblicità mobile è uno dei più grandi bacini di traffico sia in pubblicità che in business futuri. Ho visto qualche pubblicità non intrusiva, ben piazzata e pertinente sul New York Times e alcuni addirittura orribili su altri siti... ricordiamo che anche un annuncio relativamente piccolo occupa una porzione enorme del piccolo schermo mobile, facciamo in modo di mantenere le cose piccole. Quindi facciamo rimanere pubblicità o promozioni/offerte (nei siti o portali turistici o di e-commerce) entro certe misure, per non incorrere in una bruttura grafica oltre a dare fastidio all'utente.
    3. Attenzione a Java o Flash - Alcuni smartphone (i-Phone) o tablet non supportano la tecnologia Flash, quindi bisogna trovare una soluzione a quelle parti di pagina del nostro sito che sono create così.
    4. Utente vs. Cliente - Bisogna considerare che un utente se visita il nostro sito vuole tratte un beneficio, quindi l'utente X potrebbe diventare un cliente con Nome e Cognome, quindi facciamo sì che riesca nell'intento della visualizzazione del sito mobile.
    5. Rendere il reindirizzamento al sito mobile automatico - Questa è una delle cose più importanti e se fatto bene, non contrasta con il punto 6. sotto, sul fatto di poter accedere al sito completo
    6. Consentire l'accesso al sito completo - Costringere un utente a visualizzare solo la versione mobile del proprio sito è sbagliato nel caso in cui non ci sia una completezza delle informazioni. Google ne è l'esempio, mette un link dalla versione Mobile a quella Classica. Ma è ancor più sbagliato far si che un sito sia a pagamento, versione classica free, versione mobile... in abbonamento (come fanno alcuni siti di quotidiani sportivi e non in Italia).
    Noi abbiamo 2 versioni mobile www.10d.it/mobile/ per il sito della 10D "istituzionale" e webmarketingturisticoby10d.it/mobile/ per quello dedicato ai servizi per imprese turistiche.

    lunedì 11 luglio 2011

    Cos'è il Pay Per Performance detto anche Pay Per LEAD

    Nell'ambito del web marketing, il pay per performance (detto anche pay per lead) altro non è che un progetto avente come obiettivo quello di portare il maggior numero di visitatori ad un sito o una pagina specifica, per far sì che compiano un'azione concordata, sul numero delle quali si basa la remunerazione dell'agenzia oppure guardandola dal lato committente: il costo sostenuto.

    Alcuni esempi sono:
    • sottoscrizione alla newsletter;
    • iscrizione alla mailink list;
    • compilazione form contatti;
    • numero di visite al sito (pay per visit);
    • richiesta di preventivo on-line;
    • acquisto on-line.
    È importante notare che pay per performance (PPP in sigla) non racchiude una serie di medoti da adottare per realizzare una campagna e ottenere dei risultati, ma è semplicemente il nome col quale indichiamo un modello di valorizzazione di un costo.
    Il PPP potrebbe essere scelto come sistema di valorizzazione per un qualsiasi metodo di promozione on-line, dal posizionamento sui motori di ricerca, agli iscritti nei social network.

    Per condurre una campagna efficace e seria basata sul pay per performance (o lead) è importantissimo definire in primis e in modo preciso l'azione o il parametro di rifermimento sul quale si effettuerà la misurazione degli obiettivi (iscrizioni, form, acquisti, ecc...).
    Quindi l'obiettivo deve essere collegato alla necessità primaria del cliente.

    L'esperienza che noi della 10D abbiamo in questo campo, è fondamentale per definire l'obiettivo e per realizzare una campagna efficace che porti guardagno ad entrambi le parti (cliente e agenzia).
    Infatti abbiamo studiato per il turismo un servizio ad-hoc per questo: Pay Per Performance Turistico.

    Un aspetto importante è la definizione dei metodi di controllo sui risultati acquisiti, occorre fin dall'inizio definire regole e parametri che verranno applicati per il calcolo delle azioni, il cui costo verrà addebitato al cliente/committente.

    Alcune soluzioni implementate possono essere:
    • realizzazione di pagine esterne richiamate per ogni azione sostenuta (landing page o pagine di atterraggio;
    • invio di email specifiche e automatiche verso una casella specifica per il conteggio (sia al fornitore che al committente);
    • accesso ad un comune pannello di controllo delle statistiche;
    • spostamento dell'azione su una pagina esterna (sempre nello stesso dominio), dove il fornitore potrà aver accesso e controllo, la quale invia una mail a entrambe le parti in caso dell'avvenuta azione.

    Il sistema di conteggio deve consentire sia al cliente che all'agenzia di effettuare tutti i controlli del caso, per evitare in seguito antipatici dubbi.


    Stabiliti obiettivo della campagna e criteri di misurazione dei risultati, il cliente ci chiede spesso: "Ma come arriveranno i visitatori?"... semplice, come sempre.

    Tra gli strumenti che utilizzeremo abbiamo:
    1. pay per click (PPC);
    2. pay per view (PPV);
    3. posizionamento organico nei motori di ricerca;
    4. esposizione di banner adv, loghi e link su portali, directory e motori di ricerca;
    5. scrittura di articoli redazionali e loro pubblicazione.

    Comunque bisogna sempre fare attenzione ad una cosa, la quale potrebbe far si che anche l'utente più ben disposto possa lasciar perdere la visita al nostro sito: le interferenze!

    Le interferenze sono fattori negativi dovuti a:
    1. lentezza nel caricamento delle pagine;
    2. mancanza d'informazione sul prodotto scelto;
    3. arrivare alla home page dopo aver fatto una ricerca sui motori e da qui cercare ancora la pagina finale di destinazione;
    4. prezzi fuori mercato (per quanto riguarda siti di e-commerce);
    5. colori ed immagini che possono disturbare o offendere il visitatore (esempi: Cina --> bianco colore della morte / arancione colore riservato solo all'imperatore; Italia -->  viola è considerato da molti come colore porta sforturna; ecc... ecc... ecc...).
    6. la poca trasparenza sul titolare del sito (fortemente sospetta);
    7. nel caso di acquisti, la mancanza di informazioni precise sulle consegne;
    8. la presenza di feedback negativi (Ebay);
    9. recensioni brutte sulla struttura ricettivo o su Google Maps (per esempio).

    È importante per il committente che sceglie un servizio di pay per performance, scegliere un'agenzia fornitrice del servizio sicura e con provata esperienza (questo vale anche per il semplice posizionamento nei motori di ricerca o social media marketing), perchè per un servizio come questo, il marketing e comunicazione sono tutto!
    Perchè è inutile svolgere una campagna PPP e avere come riferimento un sito web realizzato nel 1998 (con tutte le problematiche del tempo), con grafica, testi, immagini e comunicazione molto molto molto datata! Quindi bisogna prima di tutto curare la comunicazione del sito, rifacendolo o realizzando un minisito o delle landing page, e poi svolgere tutte le lavorazione del caso per avere il maggior numero di risultati possibili.

    In conclusione speriamo di avervi dato alcune informazioni importanti a riguardo del pay per performace, o pay per lead che dir si voglia, per ulteriori approfondimenti o richieste contattaci senza impegno: 10D - www.10d.it - info@10d.it.

    giovedì 7 luglio 2011

    Web marketing turistico

    Sempre più aziende e imprese legate al turismo (hotel, agriturismo, stabilimenti balneari, ristoranti, b&b, rifugio alpino, baita, ecc...) si affacciano al web per mantenere o incrementere la propria clientela, anche perchè il mercato globale lo chiede a gran voce.
    I nostri servizi sono targetizzabili per qualsiasi struttura turistica, ubicata al mare, in montagna, campagna, terme, città d'arte o meno... quindi un servizio studiato esclusivamente per il settore turistico.

    Per venire incontro a queste esigenze 10D ha realizzato una serie di servizi creati ad hoc per il turismo:
    Grazie a questi servizi daremo la possibilità a molte aziende turistiche di avere una presenza sul web di qualità.

    All'interno del sito www.webmarketingturisticoby10d.it troverete anche una sezione dedicata ad alcuni casi di studio CASE HISTORY, dove ci saranno casi di successo e risultati ottenuti su alcuni lavori eseguiti su Jesolo, Caorle, Venezia, Tropea, Letojanni e altri ne arriveranno.

    Oltre alla parte web marketing, ricordiamo che la 10D è sempre un'agenzia web che realizza siti web già ottimizzati per i motori di ricerca, i quali si integnano molto bene con i servizi di web marketing offerti o associati.

    mercoledì 29 giugno 2011

    +1 anche per Google AdWords

    In questi giooni arriverà a tutti gli inserzionisti di Google AdWords una mail dove si informano i gentili clienti che nelle prossime settimane i risultati di ricerca e gli annunci su Google includeranno il pulsante +1!

    Su questo pulsante gli utenti potranno farci click sopra e consigliare gli annunci.

    Questa funzione non ha bisogno di nessuna modifica lato accounter perchè è Google stesso che la implementa in automatico; un passaggio in più verso il web passaparola o comunque un vantaggio per quelle aziende che lavorano bene!

    Ciccando sul +1, l'URL della pagina di destinazione dell'annuncio potrà apparire anche nel profilo dell'utente che lo ha "selezionato", un po' come i preferiti dei nostri browser.

    Esempio sulla funzionalità del pulsante +1 di Google AdWords:
    "Sei un proprietario di un albergo a Jesolo, la scorsa estate Pippo ha trascorso le ferie nel tuo hotel ed è stato contento della scelta e della location. Nel momento in cui Pippo rientra a casa e sta cercando un altro hotel per le prossime vacanze e vede l'annuncio del tuo su Google, fa click sul pulsante +1 dell'annuncio, altro non fa che consigliarlo ai propri contatti e agli altri (per far questo però c'è bisogno che Pippo abbia un account Google).

    Nel momento in cui Pluto, amico di Pippo, vuole pianificare le proprie vacanze a Jesolo ed effettua un ricerca su Google... se visualizza l'annuncio dell'hotel dov'è stato Pippo, questo le apparirà col +1 segnalato da Pippo.

    Questo comporta in Pluto una maggiore sicurezza in una eventuale prenotazione presso lo stesso hotel."

    Anche Google torna al discorso di sempre, quello che ha anche reso importanti i social network, il marketing più forte anche online è sempre il passaparola... ed è per questo che ora +(1) di prima l'affidarsi ad un'agenzia specializzata in web e comunicazione può aiutare un'azienda ad entrare e proporsi nell'online con l'immagine e l'appeal giusto!

    giovedì 23 giugno 2011

    Google Panda "usi e costumi"?

    Come funziona l'algoritmo Panda di Google? Quali ripercussioni questo potrà avere su un sito web in termini di traffico e di posizionamento organico?

    Da Febbraio 2011 ad oggi Giugno 2011, se n'è discusso molto sull'update di Google Panda. Andiamo a vedere i 4 punti critici del nuovo algoritmo di indicizzazione:

    - Panda si è focalizzato molto sulla “Qualita’ dei Contenuti” (il problema però è come definirla?!? vedi dopo)
    - La qualità si espande anche all’usabilita’ del sito stesso (quindi con layout, disposizione di contenuti, adv, ecc...)
    - Panda sembra punire in maniera forte la sovraottimizzazione SEO (ottimizzazione eccessiva on-page, ecc...)
    - Sembrano legati a Panda alcuni fattori SEO minori (la velocità di caricamento del sito, bounce rate, qualità e affidabilità dei links esterni, ecc...)

    Un’altra nota da tenere a mente, è quella della tempisticadegli update di questo algoritmo di Google.
    Infatti Google Panda non lavora in tempo reale come molti credono (Google Instant) ma attraverso updates random. Da questo Febbraio c’è stato un update ad Aprile (Panda 2.0), un'altro a maggio (Panda 2.1) e un'altro in fase di elaborazione che dovrebbe arrivare durante questo mese di Giugno (Panda *.*).

    Una domanda sorge spontanea: perchè la nascita di questo nuovo algoritmo di Google Panda?
    La risposta è altrettanto semplice: considerando l'importanza e l'effetto ad ampio raggio, soprattutto per siti importanti e con molto traffico, rappresenta un vero e proprio cambiamento epocale. Un cambiamento che ci indica la strada che Google con Panda vuole imboccare per il prossimo futuro.

    Già qualche tempo fa in alcuni forum, blog e video si era discusso sulla maggiore importanza dei contenuti negli algoritmi e un accanimento smisurato verso le penalizzazioni.

    Sulla qualità dei contenuti, all'interno del blog di Google c'era un posto ricco di domande, alcune delle quali sottolineavano i concetto di qualità che Panda andava ad implementare. A parte i soliti problemi di duplicazione, testi brevi e ripetitivi, semantica, ecc... che causano penalizzazioni tutt'ora, oggi è abbastanza difficile capire fino in fondo l'algoritmo di valutazione, soprattutto perchè la valutazione la dà un automa (algoritmo/sw)!
    Il punto chiave di tutto questo è: fin dove si può spingere un algoritmo per capire la qualità di un sito e di un testo? A pere mio il percorso è ancora lungo prima di arrivare ad un sw che riesca a capire la semantica di un testo come farebbe un umano! Tenendo conto che una persona controllando un sito riesce a valutare l’usabilità, il layout, la grafica, la disposizione dei contenuti, dell’adv, e così via... tutti fattori che consentono una determinazione piu’ precisa e minuziosa del concetto di qualità.

    Concludendo, è probabile che Google con Panda abbia integrato uomo e macchina creando una sorta di "advanced quality rater" specifico per capire la qualità di un sito o di una pagina? Intanto gustiamoci la pulizia che farà Panda, anche se il problema principale ce l'ho avranno in USA dove ci sono agenzie specializzati in pubblicazioni di contenuti a tappeto, più che in Italia... anche se qui da noi ci sono molti copioni.
    La rivoluzione vera e propria si avrà quando verrà implementato un nuovo algoritmo capace di applicare il controllo semantico per ogni lingua, classificando poi i contenuti in base alla qualità, alla pertinenza assieme ad altri fattori importanti, i quali stanno alla base di ogni forma di comunicazione!

    Fatto sta che con Panda avremo un bel po' da lavorare per dare sempre più qualità ai siti web.

    mercoledì 15 giugno 2011

    Digital Asset Optimization come estensione SEO

    Il settore del web marketing è ricco di acronimi: SEO (search engine optimization), SEM (search engine marketing), PPC (pay per click), ROI (return on investment), SERP (search engine results page), così come frasi buzz come "ottimizzazione motori di ricerca" e di "social media marketing". Ma... noi abbiamo davvero bisogno di un altro o ci basta questo? Una delle poche cose che contano nel search marketing è che ci sarà o è già in atto un cambiamento. Questo cambiamento avviene in molti modi tra le quali gli aggiornamenti degli algoritmini dei motori di ricerca, i cambiamenti nel comportamento dei consumatori nella ricerca e l'introduzione di canali di ricerca in continua evoluzione come la ricerca sociale e il web semantico.
    Con questi cambiamenti le opportunità siano essi consumatori, motore di ricerca o di marketere si evolvono.
    "Digital Asset Optimization"? Si riferisce alla pratica di reperire risorse digitali e attuare un processo di ottimizzazione delle parole chiave e di promozione per i canali in questione (quelli del Web 2.0).
    In che cosa il "DAO" è differisce dal "SEO"??? L'ottimizzazione per i motori di ricerca si concentra di solito sulla ottimizzazione del sito web aziendale per migliorare la copertura e l'indicizzazione nei motori di ricerca grazie alla migliore tracciabilità degli spider, nonché l'organizzazione dei contenuti, l'inserimento di parole chiave e link per dare motori di ricerca i segnali di cui hanno bisogno per classificare le pagine in modo migliore rispetto ad altre.
    La crescente popolarità nei motori di ricerca dei risultati di social network, di contenuti specifici di siti web di condivisione, di mappe, video e immagini, crea un'opportunità di promozione maggiore, grazie all'avvento dell'Universal Search di Google. I creatori di contenuti ottimizzati, i famosi esperti di web copywriting, sono chiamati a soddisfare le esigenze attraverso stesure di testi più "robusti" e mirati all'obiettivo che è quello di informare e ottimizzare, a volte un lavoro non semplice.
    Con i risultati dei motori di ricerca combinati, la pratica di interrogazione di data base distinti, come immagini, video, blog, news, social network e quindi la loro integrazione nei risultati di ricerca (SERP) rappresenta il cambiamento più significativo nei risultati dei motori di ricerca, la cui interfaccia era quasi identica da almeno 2 3 anni a questa parte. Le stesse regole SEO per le pagine web non sonouguali quando si fa un'ottimizzazione per video, immagini, notizie o post di blog, per farli apparire nei risultati di ricerca della Google Universal Search. Vi domanderete il perchè, semplice...ad ogni settore le proprie caratteristiche e le proprie direttive!
    La domanda per una varietà di tipi di contenuto è in costante ed esponenziale aumento. I motori di ricerca vogliono che le aziende pubblichino più contenuti (e soprattutto che questi siano unici!), perché così facendo gli si fornisce un ampio archivio dati, al quale attingere dati nel momento in cui un utente fa una ricerca e restituirgli un risultato il più vicino alle esigenze richieste. I consumatori vogliono più contenuti in diversi formati per prendere decisioni più oculate su di acquisto.
    Le agenzie di web marketing vogliono che i loro clienti pubblichino più contenuti, al fine di catturare più traffico dai motori di ricerca e così incrementare le vendite on line. Un'agenzia di comunicazione o di web marketing, deve dare la possibilità ai clienti che abbiano un sito carente di contenuti di incrementare questi, e identificare tutte le risorse digitali a disposizione per offrire la possibilità di avere risorse supplementari necessarie per essere competitivi in ​​un ambiente molto concorrenziale.
    Ogni sito web ha delle risorse digitali interne alle proprie pagine web, immagini e sempre più video, podcast, blog e RSS. Una strategia di ottimizzazione degli asset digitali identifica i contenuti in tutte le sue forme, i formati e le intenzioni e vi applica dei filtri per qualificare ciò che è più valorizzabile.
    La sfida è quella di organizzare un processo che si estende ben al di là della classica ottimizzazione delle pagine web. Infatti adesso è opportuno coordinare tutte le attività di ottimizzazione SEO, dei contenuti web, brand manager, pubbliche relazioni, marketing e business unit perchè non è più una sola cosa per ci può portare vantaggi (come 10 anni fa) ma sono molte e variegate le lavorazioni da svolgere che solo l'esperienza e intuizione che un esperto di web marketing o un'agenzia di comunicazione può offrire, in questo noi della 10D offriamo alla nostra clientela l'esperienza e l'efficienza richiesta.
    Non c'è dubbio che il SEO è in continua evoluzione, come del resto tutto! Prestare attenzione ai nuovi canali di ricerca, alle domande dei consumatori, ai social media è d'obbligo per un'azienda che vuole emerge col proprio brand in maniera positiva nel web oggi.