lunedì 31 dicembre 2012

Google Hotel Finder presto online

Ad un anno circa dal lancio in versione test di Google Hotel Finder, si è sparsa la voce che i risultati di questo meta-motore stia facendo capolino nelle SERP organiche di alcuni Paesi (UK, USA, India e Nuova Zelanda).
Questo meta-motore è temuto da molti per via delle ricadute che potrebbe avere nel mercato, visto la propria invadenza nella pagine dei risultati organici di Google.
Per gli hotel cosa comporterà questo cambiamento?
Secondo i comunicati stampa ufficiale, l'Hotel Finder di Google è attivo a livello globale, con prezzi e lingue specifiche nazione per nazione, lo si trova aggiungendo /hotels o /hotelfinder al dominio nazionale di Google, per l'Italia www.google.it/hotelfinder.
Alcune cose sono rimaste invariate rispetto a prima, altre sono più in evidenza, fatto sta che comunque la grafica è molto simile a quella di Google+, con l'aggiunta della valutazione su Zagat e relative recensioni, proprio come sul social network (sarà presente anche il link al sito dell'albergo come nell'immagine qui sotto).

Ecco l'immagine della prima schermata degli alberghi:


Dalla seguente immagine, vedrete che entrando su "camere" avrete la possibilità di vedere le tipologie delle camere disponibili, la data del check in e i relativi prezzi delle OTA collegate... alle quali poi sarete reindirizzati direttamente in base alla vostra scelta.

A questo punto si capisce che l'Hotel Finder di Google e le OTA collegate avranno preminenza assoluta rispetto al singolo sito dell'hotel!

Nell'esempio qui di seguito vedrete che appariranno i prezzi delle OTA collegate, mentre l'hotel avrà esclusivamente il link al proprio sito.


Facendo click sul "Prenota € 000" si andrà direttamente nel sito dell'OTA che ci propone l'hotel a quel determinato prezzo!

Prima AdWords, poi le Mappe e ora Hotel Finder... fatto sta che per gli alberghi la lotta sarà accesa nei prossimi mesi visto che i risultati del posizionamento organico scenderanno ancora nelle pagine.

lunedì 8 ottobre 2012

Il social non è una tecnologia ma una feature

C'è una miniera d'oro da oltre 1.000.000.000.000 $ su cui le aziende potrebbero mettere le mani, se solo si decidessero di imparare a usare meglio le piattaforme social!
Vi sembrano troppi gli zeri? Assolutamente no: MILLEMILIARDI DI DOLLARI!
Questa cifra è divisa in: sviluppo di prodotti e operazioni correlate; marketing e attività di vendita e post-vendita; attività di supporto al business.

Uno studio fatto da McKinsey ci dice che siamo appena agli inizi e in Italia siamo già in ritardo, rispetto alla media mondiale.

Il potenziale a disposizione è enorme e applicabile a quasi tutte le attività di business. Col social si può aumentare il valore dell'azienda dando voce ai propri clienti per conoscerli meglio, migliorare il reparto ricerca e sviluppo e comunicare in maniera più efficiente.

Le aziende potrebbero utilizzare i social network per sondare il terreno, testare nuovi prodotti e valutarne i commenti degli utenti, ascoltando le loro opinioni e mettendole in pratica. Così facendo si ha un'azienda più vicina al cliente finale.

McKinsew dice che il social potrebbe influenzare fino ad 1/3 della spesa dei consumatori!

Alcune grosse aziende mondiali (circa il 3%) stanno investendo in questo con buoni risultati, purtroppo non aziende italiane, le quali non si pongono neanche il problema... bella prospettiva di crescita in tempi di crisi!!

Dice Bruno Pellegrini "Il social genera valore perché libera l'accesso alle risorse esterne e permette di sfruttarle. Questo fenomeno incontra resistenze nelle aziende perché imporrebbe loro di riorganizzarsi, di rivoluzionare alcuni reparti. Chi ne detiene il potere non vuole perderlo e così si chiude al nuovo. Stiamo abbandonando il modello fordista-taylorista di azienda, chiusa e gerarchica. La collaborazione per il business diventa orizzontale, globale, aperta all'esterno".(fonte Il Sole 24 Ore).

Riassumiano il tutto in 6 punti:
  1. capire le aree dell'impresa dove le community esterne possono portare maggiore valore: marketing, customer care, ricerca e sviluppo… ci si può rivolgere anche a consulenti o agenzie di consulenza specializzate in questo;
  2. definizione della roadmap per l'apertura verso l'esterno. Secondo McKinsey le aziende globali possono ottenere dai 900 ai 1.300 miliardi di $ dalle tecnologie social;
  3. per ogni area e settore ci sono società che forniscono supporto e piattaforme per attivare le community esterne, utilizzate da alcune aziende per ricerca e sviluppo;
  4. per l'ambito marketing si può elaborare la comunicazione insieme ai clienti, ascoltando le loro opinioni su brand e prodotti, e migliorarne i punti deboli e marcando maggiormente i punti di forza;
  5. i social possono migliorare il servizio ai clienti e far risparmiare le aziende: infatti gli utenti possono aiutare altri utenti a risolvere i propri problemi limitando l'utilizzo dei costumer care;
  6. ultimo ma non meno importanti riguarda i dipendenti: questi collaborano meglio e si riducono del 25% le mail e del 35% il tempo in cerca di informazioni per un miglioramento del +20% - 25% della produttività.
I dati parlano da soli, poi come sempre: dipende sempre da settore a settore, da azienda ad azienda e da investimento a investimento.

venerdì 5 ottobre 2012

I siti web battono i social network!

In questo articolo vedremo lo scontro tra Social Network e Siti Web Aziendali.

Sono un misero 10% degli utenti che usano Facebook interagiscono con i marchi e brand che amano o seguono, al massimo fanno un "Mi Piace" sulla pagina aziendale o si iscrivono a un gruppo per poi abbandonarli.
A dire tutto ciò è una ricerca pubblicata su AllFacebook: .Study: Customers Still Prefer Company Websites To Facebook Pages.

Se i clienti (anche io stesso) devono prendere una decisione per fare un acquisto, la quasi totalità va ad informarsi prima di tutto sul sito aziendale o nei motori di ricerca e solo una minima parte utilizza un social network.

Nei social network un utente medio cerca recensioni, foto recenti (di massimo 1 mese prima) magari non belle o senza contrasto e tonalità aggiustate ma veritiere e le confronta con quelle del sito; questo accade molto spesso per siti turistici e molto meno per altri settori.
Infatti, quando un utente vuole relazionarsi o interagire con l'azienda, va direttamente alla fonte, quindi al sito web aziendale dove troverà: form contatti, commenti di alcuni clienti, iscrizione alla newsletter, numeri del call center, collegamento a Skype, servizio assistenza, F.A.Q., ecc... quindi i social network passano in secondo piano.

Al massimo Facebook viene utilizzato dagli utenti per creare un po' di buzz su prodotti e servizi, Tripadvisor per leggere o pubblicare recensioni su strutture ricettive (attenzione comunque alle recensioni fasulle!!!), e così via altri n-social network di categoria.


Quindi OK i social network ma senza un buon sito web, una buona campagna marketing con posizionamento organico nei motori di ricerca e una buona brand reputation... poca strada una PMI riesce a fare in questa selva che è il web 2.0!

Quindi attenzione, professionalità e obiettivi a portata di mano, queste sono le 3 cosa da tener sotto controllo e da cercare in un'agenzia che vi segue la DAO (digital asset optimization).

giovedì 13 settembre 2012

Vacanze & Social Media

L'estate è agli sgoccioli... e come ogni fine stagione si tirano le somme!

Quest'estate 2012 è stata segnata dalla crisi eonomica e molti operatori del settore ne hanno risentito ma noi non andiamo oltre, noi parliamo di web marketing turistico e quindi ecco qui alcuni dati emersi da un'analisi di mercato con infografica realizzata dall’azienda MDGAdvertising.

Un'informazione su tutte: social + mobile entrano a far parte delle esperienze di viaggio di tutti noi!

Andiamo con ordine, quindi dalla fase di scelta, passando poi alla prenotazione, arrivando al viaggio stesso e finendo col ritorno a casa:
  1. Il 52% dei viaggiatori intervistati utilizza i social media per trovare ispirazione per le loro prossime vacanze. Questo è molto interessante, perchè di fatto c'è che TripAdvisor, Trivago e compagnia canatante, non siano più considerati solamente dei portali dove controllare la reputazione di una struttura ricettiva o descrivere e commentare la propria esperienza di viaggio, ma stanno diventando anche degli strumenti di vera e propria "pianificazione ferie". 
  2. Il 14% degli intervistati utilizza il sito di reviews per scovare idee di viaggio.
  3. Ancora il 52% degli utenti ha fatto click sulla pagina fan relativa a una prossima vacanza, e den il 59% ha scritto un post relativo alla propria prossima vacanza ancora prima di partire.
  4. Tablet e smartphone si stanno trasformando in “agenzie di viaggio tascabili: tra il DIC2011 e il FEB2012, il 51% di chi ne possiede uno, lo ha utilizzato per accedere a contenuti relativi a un volo aereo o a una struttura ricettiva.
  5. Su 1000 viaggiatori intervistati, il 74% dei viaggiatori ha dichiarato di far uso di social media durante il proprio viaggio.
  6. Una volta a casa, il 46 % dei viaggiatori scrive una recensione sulle strutture dov'è stato e il 76% condivide foto del viaggio sui social network.
 Dati che fanno pensare e che si aprono a nuovi investimenti.


sabato 1 settembre 2012

Twitter: un alleato per il business online che non pensi di avere!

Twitter può aiutare il tuo business online ad avere un miglioramento, anche sostanziale, sia in termini di visibilità e posizionamento organico sui motori di ricerca (posizionamento SEO), sia per comunicare con il proprio seguito di amici/fan/follwer in maniera più diretta e coinvolgente, migliorando nelle stesso tempo la popolarità e la brand reputation (personale o aziendale che sia).

Twitter è un social network considerato di "microblogging" perchè consente di condividere contenuti testuali di lunghezza massima 140 caratteri; poi grazie ad altre applicazioni e servizi correlati possiamo andare a pubblicare foto e accorciare anche i link che andiamo a pubblicare (esempio: bit.ly).

Oramai è risaputo: i social network stanno diventando sempre più importanti e rilevanti per il posizionamento organico dei siti, infatti sempre più sono presenti nelle SERP; lo stesso Google dopo aver aggiornato i propri algoritmi di indicizzazione, posiziona contenuti sociali tra i risultati.

In questo caso Twitter viene setacciato dagli algoritmi di Google che tramite un "Twitter Rank", valuta i profili e i contenuti degli account e ne da un valore grazie a 3 parametri:
  1. tema trattato;
  2. autorità dell'account;
  3. coinvolgimento nelle discussioni.

Un account con moltissimo following e pochi follower probabilmente sarà un account fake o spam e quindi non rilevante; mentre uno con un rapporto 1:1, 1:2 o magari molto seguito e pochi following... verrà ritenuto autorevole e quindi rilevante... poi diciamocela tutta: non è sempre vero, ci sono sempre delle eccezioni!
Un parametro tenuto d'occhio è quello dei retweet fatti e ricevuti.

Su alcuni sito troviamo: "acquista 1000 follower a solo 10€"! Non fatevi abbindolare!!!! Ricordatevi che è meglio la qualità che la quantità per aumentare o dare autorevolezza al vostro account.

Nonostante tutti i link su presenti su Twitter abbiano il nofollow, non si può escludere che in futuro venga tolto. A volte sembra che Google non lo consideri e molti sistemi che estrapolano le informazioni dagli articoli su Twitter lo tolgano.

Come sempre, se avete idee o commenti a riguardo... siamo qui per discuterne assieme.

mercoledì 22 agosto 2012

Pinterest... il social per l'e-commerce?

Il social network Pinterest altro non è che una bacheca virtuale dove pubblicare foto (tue o reperite nel web), commentarle e categorizzarle a tua scelta.
Un'alta percentuale di foto sono legate all'arredamento, alla moda, all'artigianato e al cibo anche se ai nostri clienti lo consigliamo anche per il turismo.



Per accedere a Pinterest al momento lo si fa solo con invito... nonostante ciò il sito è avuto un'incremento esponenziale nell'ultimo anno.

E' social perchè oltre alle mie foto posso fare  "pin" anche su altre foto presenti sul socia network e innescare così una viralità (viral marketing) su larga scala che può far arrivare una mia informazione/foto a persone sconosciute follower di una amico o addirittura di nessun mio amico, il tutto grazie anche alla bacheca iniziale ricca di immagini e foto.

Il 59% degli utilizzatori è donna!

Partendo da questo dato, poniamoci un quesito: Come posso fare del business grazie a questo social network?


  1. Con questo 59% di visitatrici tra i 25 e i 40 anni. è storicamente la fascia che tendenzialmente genera più profitto dal punto di vista pubblicitario;
  2. Attualmente è attivo un meccanismo di collegamento con siti di e-commerce esterni, ciò significa che la piattaforma è in grado di generare profitto e, allo stesso momento, di porsi come canale preferenziale per chi volesse promuovere i propri prodotti e il proprio brand;
  3. E’ brand friendly perchè offre protezione per chi utilize il proprio marchio;
  4. Ha un'estetica gradevole e un'interfaccia user-friendly, quindi fruibile da chiunque sappia utilizzare un PC... questa poi aiuta la sua espansione
  5. Un’alto grado di “dipendenza” da parte di chi lo utilizza. Non serve aggiungere altro!
Se tu lettore sei donna, capirai di cosa stiamo parlando, se invece sei uomo fai una prova: fai iscrivere la tua partner o una tua amica e vedi le reazioni. C'è un'alta probabilità che rimarrai stupito!

venerdì 3 agosto 2012

Come rendere un sito web Google Places-friendly?

Le mappe hanno assunto un peso non irrilevante negli ultimi 6 mesi, tanto che apparirci è diventato importantissimo!

Qualsiasi cosa cerchiate legata ad una località, il trend di Google è quello di far apparire sempre più spesso ma mappa con segnati alcuni risultati in evidenza.
Un esempio su tutti quando cerchiamo un hotel, ci apparirà in sequenza: link sponsorizzati, un paio di risultati organici, 5 o più risultati della mappa, e i restanti sono di nuovo risultati organici.

La mappa o Places secondo alcune fonti, può portare anche un 40% di traffico, questo è dovuto a più fattori importanti: in un unico punto noi abbiamo ubicazione dell'azienda (hotel/ristorante/ecc... per il turismo), immagini, recensioni, opinioni e per il turismo anche i prezzi.


Places o Maps è molto importante anche sotto il punto di vista del mobile marketing (qr code marketing), perchè da mobile noi riusciamo ad avere informazioni semplici ed immediate quasi istantaneamente.

Per essemre Map-friendly è oppurtuno seguire questi semplici punti:
  1. Rivendicate la struttura: una volta rivendicata la vostra struttura, potrete aggiungere e modificare i contenuti testuali, foto, video e sarete certi che tutte le informazioni inserite siano corrette. Talvolta sulle mappe ci sono più schede della vostra struttura e questo può essere un problema. Voi rivendicatene una e richiedete la cancellazione delle altre, così che le eventuali recensioni non siano disperse su più schede e si crei confusione nell'utente.
  2. Inserire offerte speciali: se verificherete la vostra pagina, avrete l’opportunità di inserire gratis anche delle offerte speciali, molto utili per attirare maggiormente l’attenzione di chi cerca un hotel sulle mappe (nel caso di una struttura ricettiva)
  3. Ottimizzare il sito per la giusta località: per esempio se il vostro ristorante si trova a Jesolo in provincia di Venezia, non cercate di ottimizzarlo per “ristorante Venezia”, sarebbe inutile e controproducente, perché dareste di voi un’informazione falsa immediatamente verificabile una volta raggiunto il sito. Inoltre gli algoritmi di Google sono in grado di rilevarlo e quindi "penalizzare" il vostro sito web.
  4. Favorite le recensioni e rispondere ad esse: non si sa di preciso in che misura, ma le recensioni pubblicate su Google influenzano sicuramente l’algoritmo, dunque potete invitare i vostri utenti a lasciare recensioni direttamente su Google, dove potrete rispondere direttamente in prima persona e pubblicamente proprio come su TripAdvisor (nel caso di strutture legate al turismo). Google tiene comunque conto anche delle recensioni lasciate in siti esterni e social network, come TripAdvisor, Facebook, Google+, Twitter, Pinterest, ecc...
  5. Ottimizzate tutti i fattori on-page del sito in base alla località: può sembrare scontato ma è bene sempre ricordarsi di inserire la destinazione su tutti gli altri elementi SEO-oriented della pagina, questo ha un forte impatto sui risultati delle mappe.
  6. Rivendicate sui social network geo-local: rivendicate la vostra attività su quei social network geolocalizzati quali Foursquare, Gowalla, Facebook e Yelp. A quanto pare anche questo ha un qualche peso sul ranking di Google Places e oltre tutto... fate vostro un qualcosa che è già vostro! (scusate il giro di parole)
  7.  Segnalate la vostra attività sulle directory locali: anche se non c’è il link diretto al vostro sito, le “citations” sono il 4° fattore più importante per il local ranking. Si tratta della citazione del vostro nome con relativi contatti su siti esterni considerati autorevoli in ambito locale. Essere presenti dà credibilità e forza alla vostra struttura e influenza positivamente l’algoritmo di indicizzazione e aiuta la brand reputation.

martedì 17 luglio 2012

I numeri dell'Internet Mobile

L'Internet Mobile ci sta trasformando l'esistenza giorno dopo giorno, crescendo in maniera esponenziale e costante negli anni.

Dal Trinity Digital Marketing abbiamo spulciato alcuni tra i dati più rilevanti relativi al mondo Mobile, ovvero:
  • 87% è la percentuale della popolazione mondiale che possiede almeno un dispositivo mobile;
  • 50% è la percentuale dei dispositivi mobile con tecnologia Android OS;
  • 25% è la percentuale della popolazione che negli USA accede a Internet solo da Mobile;
  • 3,3 bilioni $ spesi nel 2011 per ADV mobile;
  • 20 bilioni $ è la previsione di spesa nel 2015 per ADV mobile;
  • 7 bilioni $ sono previsti da PayPal per questo 2012 di transazioni online da Mobile;
  • parliamo di bilioni di $ di guardagni per i motori di ricerca dall'ADV Mobile;
  • 300.000 app sono state realizzate in 3 anni.
 Volete altro... date un'occhiata all'infografica qui sotto.





Per tutto il resto... iniziate a investire in campagne web marketing mobile, a realizzare siti web mobile oppure a... contattarci www.10d.it!

venerdì 29 giugno 2012

Fattori SEO per posizionamento in Italia

In Inglese ce ne sono a bizzeffe ma in Italiano nessuno... fino al mese scorso. Infatti Searchmetrics ha pubblicato gli "Italy Ranking Factors 2012", ossia la Top22 dei fattori che incidono nel 2012 nel buon posizionamento di un sito web.



E' inutile dire che ci sono molti e vari gli elementi che saltano subito agli occhi, perché sembrano contraddire quello che finora sembrava scontato, ma riassumiamo tutto in 3 macroaree:

  1. Fattori ad alto impatto positivo = fattori social: nella top 10 dei fattori con una correlazione positiva sul posizionamento si trovano 5 fattori social: condivisioni, commenti, "mi Piace" di Facebook e tutti questi fattori sia su Facebook che su Tweets. Questo significa che anche in Italia il social media marketing del brand sta prendendo piede, tanto da indirizzare Google nel contare di più le condivisioni su Facebook che il numero dei backlink
  2. I backlink contano: tutti i link in entrata verso il sito hanno un impatto positivo sul posizionamento, non solo in termini di numero di link ma avrebbero un peso (magari non elevato) anche i “no-follow” (un tempo considerati zero) e i link contenenti parole non significative nell’anchor text (esempio: le congiunzioni). Questo ci dimostra che Big G tende a dare valore anche ai più naturali.
  3. Meta tag e H1 hanno meno importanza per i siti dei brand forti: una delle cose che mi stupisce maggiromente è che gli elementi onsite, da sempre sono considerati importanti per il posizionamento, sembrano aver perso valore ma oltretutto aver una correlazione negativa sul posizionamento.
Stando a Searchmetrics, gli H1 e i Title perdono il loro peso decisivo soprattutto nel caso di siti di brand forti, i quali di solito sono nelle prime posizioni delle SERP di Google e che sembrano godere di un certo vantaggio in termini SEO.Marcus Tober (CTO di SearchMetrics) commenta il tutto così: ”Incredibilmente il dato mostra una correlazione negativa tra questi fattori e il ranking, contraddicendo le tradizionali teorie SEO. Se andiamo ad analizzare meglio i primi 30 risultati ci accorgiamo che questo pattern inizia a emergere con forza proprio con le pagine posizionate più in alto. Quando andiamo a guardare i siti che sono in Top Position organica (o naturale) della prima pagina di Google lì è dove la correlazione negativa è più forte. Questo significa che i brand molto forti si posizionano in alto anche senza conformarsi perfettamente alle regole della SEO.”

venerdì 8 giugno 2012

Marketing territoriale e QR code

Monmouth? Alcuni si chiederanno cos'è, cosa vorrà mai dire o magari dov'è!
Monmouth è una piccola cittadina nel sud del Galles, cittadina di neanche 9.000 abitanti ed è un tipico villaggio delle campagne gallesi, famosa per aver dato i natali al Re Enrico V e di aver preservato l’unico ponte medievale visibile di tutta la Gran Bretagna.
Nulla di che diranno alcuni ma c'è qualcosa di più...

Monmouth è la prima Città Wikipedia nella Storia! Sì, assieme con Wikipedia è infatti nato il progetto Monmouthpedia, ovvero sono stati installati dei QR code informativi a disposizione di tutti, nelle zone più di interesse (locali, edifici, musei, ecc...) per far risaltare la propria storia e la cultura locale... un vero e proprio museo multimediale online!

Il punto principale di questa iniziativa è che Monmouthpedia potrebbe inaugurare una nuova stagione dell’esperienza di viaggio, una nuova frontiera per tutti i turisti del mondo. Così facendo si potrebbero scoprire delle chicche che su una guida ufficiale o sul sito di un tour operator non si potranno mai scrivere o leggere!

Con la'iuto di ogni cittadino questa iniziativa protrà aprire nuovi mondi ancora inesplorati... :-)

A parte gli scherzi, tornando alla nostra Monmouth, qui i panettieri hanno esposto QRcode che raccontano la nascita del pane e i pub locali hanno contribuito raccontando la storia della loro attività.

Un'iniziativa che può far esplodere in marketing territoriale come non avevamo forse mai immaginato.

Se tutti sono disponibili a condividere le storie della loro destinazione, avremo una migliore comprensione del mondo in cui viviamo, e questo è un fatto dalla potenza dirompente” – ha affermato  Stevie Benton, responsabile comunicazione per Wikimedia e QRpedia.

venerdì 1 giugno 2012

16 pillole per aumentare i fan su Facebook

Le strategie davvero efficaci per avere molti fan nella propria pagina aziendale di Facebook, le cosidette “best practices” della comunicazione, sono:
  1. alta frequenza dei post: 1 o 2 post  al giorno, con contenuti sensati ed accattivanti
  2. dialogare: non siate autoreferenziali, bisogna riuscire ad instaurare un rapporto friendly con gli utenti
  3. fate dei sondaggi: l'engagement può arrivare anche da questo 
  4. usare immagini non convenzionali: immagini umoristiche o quant'altro, è risaputo che un post con immagini offre maggiori sensazioni all'utente e lo incentiva a "buttare" l'occhio
  5. usate foto altrui: che sia sempre riferite alla vostra attività, condividitele al loro prifilo al vostro, così facendo si espanderà la notizia anche ai suoi amici
  6. materiale inedito: create delle piccole guide, informazioni fuori dai classici schemi... un qualcosa che non ci sia già ma che possa attirare l'attenzione e far parlare
  7. fate dei contest o concorsi a premi: magari gadget o una birra (ahahhah...)
  8. create dei contest fotografici: le immagini attirano, fate fare ai vostri clienti una foto e premiate la migliore (sempre relativa alla vostra attività)
  9. Facebook ADS: investite qualche soldino nel promuovervi con annunci sponsorizzati PPC su Facebook... il ritorno d'immagine ci sarà
  10. tenere informati gli utenti: dategli info su eventi, meteo e quant'altro accada nella vostra località o magari manifestazioni dove siete partner
  11. consigliate altri siti utili: magari se avete un'attività commerciale, pubblicate senza paura il link al profilo o al sito di un vostro partner, del comune, dell'apt, dell'autostrada o dei servizi pubblici... così facendo create fiducia nell'utente e questo non riceve solo link verso il vostro sito
  12. schedulare i post: siccome è dispendioso e a volte difficile seguire i social network, utilizzate qualche software che vi possa aiutare, magari schedulando ad inizio settimana tutti i post che dovranno uscire
  13. siate umani: un volto o una vostra foto conta più di 1.000 parole
  14. siate coerenti a livello di grafica: in poche parole... la grafica del vostro profilo sociale e del vostro sito devono essere identificabili e coerenti, per far capire allì'utente che siete sempre voi e non li spaesate
  15. integrare il vostro sito con altri canali: quindi non solo Facebook, ma anche Twitter, Google+ e adesso anche Pinterest, così da raggiungere più utenti e su più piattaforme, oltre ad inserire nel vostro sito i widgest dei vari social
  16. siate corretti: la corettezza e la verità paga sempre!

venerdì 11 maggio 2012

Turismo mobile


Come trovare nuovi clienti grazie all’impennata del mobile

Il mobile è un canale distributivo in pieno sviluppo e dal ritorno economico in piena crescita, i dati lo confermano: nei prossimi anni aumenterà in maniera esponenziale la fruizione di Internet da mobile.
Questo evidenzia come e perchè sia obbligatorio sfruttare il mobile per la vostra struttura ricettiva (hotel, b&b, agriturismo, ristorante, ecc...), senza mettere da parte però l'engagemente col social media marketing.


Il Sole 24 Ore recentemente ha pubblicato un articolo che riporta i risultati di uno studio svolto dal Politecnico di Milano, il quale ci fa vedere uno scenario italiano in piena evoluzione e crescita nelle innovazioni e nel business mobile; il tutto grazie agli smartphone, tablet, banda larga e alle app.

Anche l’Italia sembra allinearsi alla tendenza mondiale, infatti alla fine del 2011 la penetrazione degli smartphone era di 20.000.000 di unità, la diffusione della banda larga (lato mobile) è arrivata al 42,5% sulla popolazione e il mercato della pubblicità su mobile è cresciuto del 50% rispetto all'anno precedente, pari al circa 5% del totale della pubblicità sul web.

Nella tabella sotto, vedrete come il Turismo sia al 5° posto come settore d'investimento pubblicitaria su mobile, questo sta a dimostrare come anche i grandi brand (tour operator, catene di alberghi, ecc...) hanno capito la potenzialità che questo mezzo possa dare al proprio business:



Secondo eMarketer sono ben 16.000.000 gli Americani che prenoteranno servizi travel da mobile in questo 2012, 4.000.000 in più rispetto al 2011. Mentre nel 2016, fra 4 anni e mezzo, gli utenti che prenoteranno viaggio da mobile raggiungeranno i 36.000.000 mentre chi farà ricerche relative a viaggi, sempre da mobile, protanno essere più di 74.000.000!!!

La crescita dell'utilizzo del mobile è iniziata nel 2007 con la diffusione dei primi dispositivi come gli i-Phone e le App, fino ad oggi con la liberalizzazione del Wi-Fi nelle città, all'abbattimento dei costi di gestione e alla nascita di sistemi di navigazione in movimento per aerei, treni e auto. Se all'inizio l'utilizzo degli smartphone era quasi esclusivo per i giovani, oggi in Italia (come scrive Il Sole 24 Ore) non è più solo per loro ma aumentano gli over 45 e soprattutto le donne. sono aumentate le donne e gli over 45. Si pensi che il 50% dei possessori di smartphone, lo usa tutti i giorni, in media per 45 minuti.

Sul come sfruttare al meglio un sito mobile ne abbiamo già parlato in precedenza, una rinfrescata non fa mai male. Sono 3 i principali punti per una buona comunicazione mobile: velocità, usabilità e semplicità!
[oltre al MOW Mobile Optimization Website, Layout per sito mobile e La rivoluzione mobile nel turismo e non solo]


Ecco 5 buone azioni da fare:
  1. Investire più in un sito mobile che in una App - secondo un sondaggio autorevole, in questo 2012 sono di più gli albergatori che pianificano la realizzazione del loro sito mobile il 37,5% (contro il 25,9% dell'anno scorso) e con booking 37% (contro 22,4%) mentre l'8,9% pianifica un'app (contro il 24,1% del 2011);
  2. Creare un sito web che sia compatibile con gli schermi piccoli - infatti gli smartphone e i tablet hanno uno schermo piccolo rispetto al pc, infatti grafica e contenuti dovranno tener conto del device di visualizzazione;
  3. Investire maggiormente nel SEM Mobile - Searche Engine Marcheting Mobile... fare campagne di link sponsorizzate su Google, Bing MSN e Yahoo specifiche per gli utenti mobile, con campagne, promozioni e offerte specifici; senza dimenticare le campagne click-to-call per prenotare direttamente da telefono;
  4. Incrementare la presenza nelle directory locali - 3.000.000.000 sono le ricerche locali fatte in media mensilmente, una buona percentuale è di chi arriva in una città e cerca un hotel;
  5. Allineare la comunicazione ufficiale e quella non ufficiale - la comunicazione nei social network, nel sito e nei canali di distribuzione mobile deve essere corrispondente per non creare confusione agli utenti;
Concludendo possiamo consigliare agli albergatori che in questo 2012 sarebbe opportuno investire una parte del budget previsto per la pubblicità in mobile marketing, con campagne SEO specifiche, link building, mobile SEM, banner adv, ecc... senza dimenticare l'ottimizzazione del sito per mobile! Quest'ultima indispensabile per poter svolgere le altre attività legate al turismo mobile.

venerdì 4 maggio 2012

Cosa vogliono gli utenti dei social network da un hotel?

Un paio di settimane fa una giornalista del USA Today ha fatto un sondaggio su un campione di 200 persone (forse pochi ma hanno "fotografato" con chiarezza la verità), su cosa desiderassero ricevere/trovare online quando seguivano un hotel nei social network. Il sondaggio è nato per capire come mail molte strutture ricettive falliscano nella comunicazione social con i propri o futuri clienti.

Il quesito era: “Qual è la vostra priorità quando interagite con un hotel su Twitter, Facebook o altri profili social?”. L'utente aveva a disposizione 1 sola risposta su 5, vediamole:
  1. consigli su location, eventi, ecc...;
  2. info su tempo, traffico e mezzi di trasporto (pubblici e non);
  3. risolvere nell'immediato un problema in hotel;
  4. congratularsi o meno dell'esperienza avuta;
  5. guardare o condividere immagini della strutture (hotel, ristorante, piscina, ecc...).
Risultati del sondaggio, dalla 5^ posizione alla 1^:

  • 5^ - Tempo, traffico e trasporti - il 2% ha dato questa risposta, la motivazione è che forse cerchino queste info su altri canali o siti. 
  • 4^ - Segnalare un problema da risolvere - il 12% si aspetta la risoluzione del problema, anche se dubito che abbia senso contattare l'hotel tramite il social netowrk Facebook (per esempio) piuttosto di alzare la cornetta o scendere in hall a parlare di persona, però ne prendiamo atto!
  • 3^ - Condividere e guardare foto - il 26% lo segue per condividere e vedere foto o video pubblicati dalla struttura o da altri utenti e confrontarle (utilizzando immagini della struttura stessa o della località, hanno una ricaduta molto positiva sull'engagement di una struttura ricettiva).
  • 2^ - Apprezzamento o lamentela - il 30% segue la struttura per leggere e scrivere commenti a riguardo, Trivago, Tripadvisor e company fanno scuola!
  • 1^ - Informazioni sulla destinazione - il restante 30% (e qualche decimale) seguono una struttura per mantenersi informati sulla destinazione.

I risultati di questo semplice sondaggio statunitense, portano alla luce come un utente voglia informazioni di valore e veritiere, voglia leggere i commenti sia positivi che negativi e trarre da questi una miriade di informazioni da vagliare.

Ai primi 2 posti abbiamo le voci che palesemente pensavamo di ottenere noi web marketer; anche se io come utente web (e non come lavoratore web) quando cerco un hotel, un ristorante o un agriturismo valuto quasi esclusivamente questi 2 punti...magari anche in maniera inconscia, però è così!

martedì 10 aprile 2012

Facebook per Travel & Company



Con la nuova Timeline di Facebook non si potrà più impostare la Welcome Tab come pagina di destinazione predefinita ma i clienti atterreranno inevitabilmente sulla bacheca.

Niente più Welcome Tab... allora promo, call to action, pubblicità, sconti... direttamente nelle Cover Photos penseranno i più scaltri. Invece no, le normative sono molto ferree a riguardo, infatti Facebook vieta:
- informazioni di prezzo o di acquisto, come “sconto del 50%” o “scarica la promo dal nostro sito”;
- informazioni di contatto come URL del sito, e-mail, indirizzo o altre informazioni che possano essere inserite nella sezione "Chi siamo" o "Contatti";
- riferimenti ad azioni di Facebook, come per esempio il “Mi piace” o frecce che puntino ad alcuna di queste azioni;
- call-to-action come “Prenota ora” o “Dillo ad un amico”;
- le immagini non devono essere false, ingannevoli o menzognere e non devono infrangere il copyright o i diritti di terzi.

Può bastare? Direi di si!

A parte tutto... l'intento è chiaro: evitare che le Cover Photos diventino una specie di Custom Landing Tab, queste devono essere immagini emozionali o creative, utili a creare un visual engagement"

Comunque, da buoni Italiani: "fatta la legge... trovato l'inganno". Di seguito abbiamo trovato 3 semplici modi per ovviare il problema e continuare nell'incentivare i clienti a seguirvi su Facebook, ecco come:
  1. sfruttate al meglio tutte le App a disposizione: tutte le pagine personalizzate che una volta comparivano in lista alla vostra sinistra dello schermo, ora sono diventate per magia delle App e si trovano sotto la Cover Photo. Se ne possono inserire a volontà ma Facebook ne rende visibili solo 4, di cui la prima è obbligatoriamente quella delle Foto! Il da farsi è semplice: sfruttare le restanti 3 App per richiamare l’attenzione degli utenti: prenota, scopri offerte, iscriviti alla nl, partecipa al concorso, ecc... Cambiate poi il nome dell'App e inserite delle immagini personalizzate (mi raccomando, inerenti al contenuto). Questo è utile per un hotel quando vuole fare web marketing turistico tramite Facebook.
  2. create Cover Photos virali: fate creare dal vostro web partner o agenzia di comunicazione, delle immagini di copertina davvero cool, emozionali e mettetele a disposizione di tutti gli utenti, così che lo ritengono opportuno, essi possano prenderle e farne le proprie cover photo, diffondendo così il vostro brand in maniera virale.
  3. utilizzate ancora la vostra Welcome Tab come pagina d'atterraggio: se volete che gli utenti vadano in una pagina specifica, ad esempio quando essi provengano dal vostro sito web, inserite tranquillamente il link dell'App specifica, questa ha un URL proprio, quindi raggiungibile senza problemi!

lunedì 5 marzo 2012

Landing page perfetta

In questa infografica possiamo vedere come costuire una landing page perfetta o meglio: corretta.

giovedì 1 marzo 2012

La psicologia dei colori

Da questa infografica risulta che il colore predominante nel logo 10D, il ROSSO, sia più adatto al logo di un ristorante o per dipingere la sala da pranzo, perchè dicono incentivi l'appetito! C'è da dire comunque che è un colore che evoca forti emozioni, passione, intensità e simboleggia l'amore!!!

lunedì 20 febbraio 2012

Tripadvisor, le autorità e gli utenti

Dopo 4 mesi l'ASA (Advertising Standards Authority), l’Autorità Pubblicitaria della Gran Bretagna, ha confermato che TripAdvisor non può e non deve continuare a sostenere che le sue recensioni sono “honest, real and trusted” (oneste, reali e affidabili), dal momento che non è verificata l’autenticità dell’esperienza dello scrivente.

Qualche mese fa, memore dei mesi precedenti, il portale aveva cambiato il proprio slogan (Get the truth and go) per non incorrere in sanzioni. Ad oggi TripAdvisor è a tutti gli effetti solo “Il Portale di viaggi più grande del mondo”… ma cosa cambierà questo a livello concreto nel mondo delle recensioni delle strutture ricettive online???

Infatti era il settembre dello scorso anno l’azienda inglese Kwikchex aveva denunciato all’ASA Tripadvisor, sostenendo che questo non può insignirsi di un’affidabilità che non può garantire.
Dopo lunghe indagini, le Autorità hanno confermato le accuse mosse, dal momento che TripAdvisor non è in grado di verificare l’autenticità delle recensioni, come conferma la Federalberghi: “L’Asa ha rilevato che le recensioni possono essere pubblicate su TripAdvisor senza nessuna forma di verifica e che false recensioni vengono pubblicate senza essere riconosciute”.

Ingannare il sistema è molto semplice, nonostante TripAdvisor continui a difendere il proprio processo di verifica sistematica.
D'altro canto il portale si difende affermando che “Abbiamo fiducia sul fatto che i 50 milioni di utenti che visitano il nostro sito ogni mese si fidino delle recensioni, perché è questo il motivo che li spinge a tornare sempre più numerosi per pianificare il viaggio perfetto”.

Ognuno porta per la propria parte, fatto sta comunque che in UK c'è una condanna, ma in Germania e nella nostra Italia le associazioni e federazioni di categoria sono sul piede di guerra, Federalberghi ha presentato al Governo “un pacchetto di proposte perché volte ad assicurare che il diritto di esercitare la libertà di manifestazione del pensiero garantito dalla nostra Costituzione non si trasformi nella licenza di offendere e vilipendere senza doverne rispondere”.

Gli albergatori lo odiano e non perdono occasione per criticarlo e accusarlo, gli internauti invece continuano a utilizzarlo e a contribuirvi attivamente, sostenendo che si tratta di uno strumento di grande utilità per loro... e che la "lotta" continui, soprattutto per la poternza che oramai Tripadvisor ha nel mercato!

martedì 14 febbraio 2012

Come creare una pagina Google Plus

In semplici punti come creare e come iniziare a fare engagement con la vostra pagina aziendale su Google+:
  1. per iniziare dovete possedere un account Google!
  2. una volta creato il vostro account, sulla pagina ufficiale di Google Plus for Business, potrete iscrivervi e aprire la pagina per il vostro hotel (o azienda che sia!).
  3. inserite il vostro logo o una foto rappresentativa della vostra attività, senza preoccuparvi della grandezza, del colore o della luminosità: Google vi mette a disposizione un kit creativo;
  4. pagina fatta, ora manca l'ottimizzazione del profilo.
A questo punto ottimizziamo il profilo, prendiamo ad esempio la pagina nostra della 10D (tra parentesi quadre vedrete dove e come appariranno le vostre ottimizzazioni):
  • andate sul vostro profilo, click sul pulsante azzurro a destra "Modifica profilo" e compilate i vari campi: descrizione e il link al vostro sito [rosso];
  • inserire un sottotitolo, ovvero uno slogan o il vostro motto [azzurro];
  • sulla destra potete aggiungere altri link (Facebook, Twitter, Blogger, ecc...) [verde];
  • aggiungere qualche foto o video [giallo];
  • ultimo: scrivete 3 o 4 post per far vedere ai vostri primi follower che c'è qualche contenuto!

Per Google+ vale quello detto su tutti gli altri social network: ricordate di tenere aggiornate le vostre pagine, che queste contengano le stesse informazioni e che siano aperte a tutti.

Adesso manca solo allargare la vostra cerchia di amicizie. Come farlo? Semplice:
  • inviate una newsletter ai vostri contatti annunciando che da ora siete presenti anche su Google Plus, con un call-to-action ben evidente;
  • inserire nelle mail, nei vostri comunicati, nelle brochure e carta intestata il link alla pagina;
  • diffondere la notizia sugli altri canali sociali;
  • se siete un hotel o comunque se avete un'attività a contatto col pubblico, appendere in un luogo ben visibile una targa o un locandina con l'elenco di tutti i canali social dove siete presenti;
  • ultimo non per importanza: inserire logo e link in home page e su tutte le pagine del sito, del vostro account social!

A questo punto attendiamo di vedere le vostre nuove pagine Google+ e sapere che cosa pensate di tutto ciò.

Se volete prendere mano con questa nuova piattaforma, seguite 10D sulla sua pagina ufficiale di Google+.

A presto... cius.

venerdì 10 febbraio 2012

Google+ anche per la vostra attività

Oh yes! Oltre a Facebook, Twitter e compagnia cantante adesso anche Google+. Non perchè "fa figo" ma perchè da studi, analisi e anche un po' di esperienza accumulata negli anni... mi sa che non si abbia scelta, se si vuole essere presenti tra le SERP di Google bisogna avere un account Google+. Questo è valido per tutte le attività: hotel, ristoranti, aziende, agenzie, ecc...

Oggi come oggi Google+ è uno strumento ancora in evoluzione, poche persone e poche aziende hanno un account (relativamente poche), ma sono molti gli esperti a livello mondiale che lo ritengono una piattaforma da non sottovalutare nel futuro più vicino.

Google+ diventerà la chiave di svolta per la Search Plus Your World di Google, attualmente in fase test in USA, la quale incrementerà l'importanza di Google+ perchè ci darà risultati sempre più personali e sempre più social, avendo tra le SERP consigli, foto, commenti e quant'altro appartenenti alle nostre cerchie o comunque appartenenti al mondo Google Plus.

Rand Fishkin ha detto: "...d'ora in avanti nessun marketer potrà più sottovalutare o ignorare i social network".

Ogni giorno Google+ cresce, magari non ce ne accorgiamo ma in modi più o meno invadenti il motore di ricerca ci fa presente che il suo social network c'è e dobbiamo entrarne a far parte.

Larry Page ho dichiarato che Google+ ha già 90.000.000 di utente e che almeno il 60% di esso è attivo giornalmente... quindi per un hotel o per un'azienda Google+ può risultare un'altra buona piattaforma di comunicazione.

Nell'arco della settimana vi spiegheremo in poche mosse come realizzare la vostra business page!

venerdì 3 febbraio 2012

SEO e social

Tornando sul discorso di ieri dell'evoluzione della SEO nell'arco del tempo, oggi parleremo di SEO e social, analizzando in primis il cambiamento che Google ha fatto e che è destinato a incidere molto sulla SEO: la Social Search.

E' da poco che Google ha introdotto la "Search Plus Your World" (per ora solo su google.com in lingua Inglese), una tra le rivoluzioni maggiorni nella ricerca web di ogni tempo. Con la "Search Plus Your World" un utente potrà scegliere se far entrare nei propri risultati di ricerca organici (la famosa SERP) fattori sociali, in particolare materiale e foto della propria rete sociale, tratti da Google+, Picasa, ecc..., sia  pubblici che privati.
In aggiunta a questo, la ricerca sarà modulata in base alle preferenze e le abitudini dell'utente... quindi si arriverà al punto che: "ci farà vedere quello che vogliomo veramente o quello lui pensa noi vogliamo vedere?". Bel dilemma!

L’algoritmo della social search, la ricerca personale ordinaria, e l’algoritmo di ricerca personalizzato ora sono diventati di fatto un unico algoritmo, e li stiamo fondendo in modo che tutto risulti piacevole e utile” (Amit Singhal).

Idee, input, commenti, foto, consigli di amici, ci accompagneranno all'interno delle SERP, con i risultati personali marchiati a fuoco con un'icona blu per dividerli da quelli del motori. I risultati personali sella social search saranno sempre lì dietro l'angolo ad attenderci e a ricordarci che il marketing migliore è il passaparola!

A dominare la scena sarà per forza di cose Google +, quindi essere iscritti è un obbligo non scritto. Per ora Twitter, Facebook, Flickr o altri social network restano fuori dai risultati, cosa che darà una bella spinta all'ascesa di Google+.

Per scalare le classifiche sarà sempre più importante entrare nelle cerchie di amici dei clienti esistenti o di quelli potenziali. Farsi piacere e soprattutto regalare a chi sta là fuori contenuti realmente utili.

giovedì 2 febbraio 2012

SEO intelligente

Si dice, corre voce che... la SEO (Search Engine Optimization) sia morta! Almeno questa è quello che si sente dire periodicamente nella rete.
A parer mio, non di chissà che guru o presunto tale, la SEO non è morta, è cambiata, si è evoluta step by step...come tutti noi del resto, in questi anni ci siamo evoluti e siamo cresciuti con lei.
Maturando negli anni e vedendo/valutando la SEO, siamo passati dall'ottimizzazione del titolo con n-ripetizioni dell'inizio, al SEO-copywriting attuale. Perchè non c'è un uomo importante se al suo fianco nonabbia una donna forte, idem per noi: non c'è una SEO importante se al proprio fianco non c'è un copy forte!
A parte questa battuta o affermazione che dir si voglio, sappiamo tutti noi operatori del settore che l'ottimizzazione corretta la decide, la cambia e la ricambia Google (e gli altri motori di ricerca) come preferiscono; e che ogni volta che questo accadrà, noi dovremo essere pronti ad adattare il nostro lavoro studiando nuove tecniche e/o migliorando quelle attuali, sia lato posizionamento che lato contenuti web del sito. Questo lo dimostra l'ultimo aggiornamento (Panda) che ci ha portato Google a promuovere maggiormente i contenuti pertinenti e interessanti a scapito di quelli superficiali non tralasciando la SEO.
Altri discorsi sull'evoluzione intelligente della SEO domani nell'articolo: SEO & Social!

martedì 24 gennaio 2012

La "Search, plus Your World" di Google... 3 considerazioni SEO


Google è da un po' di tempo che si stà muovendo in più direzioni per cercare di migliorare i risultati di ricerca (SERP). In un recente post pubblicato proprio sul blog ufficiale di Google, possiamo apprendere le novità relative alla ricerca sociale. Google cerca di fornire informazioni sempre più dettagliate, precise e corrette, e per far questo cerca di scovare informazioni e collegamenti all’interno dei profili Google+.
Ecco le 3 novità introdotte di recente:

1. Personal Results
Grazie all'aiuto di Google+ possiamo ottenere informazioni dettagliate partendo dai post e dalle foto della cerchia di collegamenti di un utente. In poche parole: se cerchiamo un oggetto per la casa, ci potrebbero essere proposti dei risultati condivisi e presi da post provenienti dalla nostra cerchia sociale (quindi dati che l'utente medio condivide solo con i propri amici-accerchiati).

2. Profiles in Search
Attraverso le nuove funzionalità che Google introdurrà a breve, sarà possibile trovare una persona terza, partendo semplicemente dalla nostra rete di contatti in Google+. Ovviamente questa ricerca funzionerà solo per gli utenti appartenenti alle tue cerchie.

3. People and Pages
Se cerchiamo un particolare argomento (torniamo agli oggetti per la casa), nel lato destro nei risultati di ricerca, potrebbero apparire le persone che stanno o hanno discusso sull'argomento in questio in Google+. Questo dovrebbe aiutare a scovare nuove cerchie di persone che discutono di temi di nostro interesse e quindi socializzare.

Infine sarà possibile attivare o disattivare la “Search, plus Your World” agendo su un pulsante e potrà poi essere pre-impostata scegliendola come preferita.

martedì 10 gennaio 2012

Google Hotel Finder su, SERP giù!

Google Hotel Finder era andato un po' nel dimenticatoio ma ora sta ritornando nelle versioni beta anche in Europa (Regno Unito e Francia).

Cos'è questo Google Hotel Finder? Altro non è che un comparatore di prezzi e rating di hotel presente nelle SERP di Google.

Da metà dicembre 2011 girava in rete la voce che per Google Hotel Finder si stia testando un apposito box di comparazione in testa a tutti i risultati, Link Sponsorizzati compresi!

Come si può notare dall'immagine di seguito, le comparazioni (Comparison Ads) non offrono all'utente solo i prezzi ma rendono selezionabili anche le categorie alberghiere con annesse tarigge, il tutto per rafforzare l'engagement dell'utente col pulsante "Book Now" in un call-to-action fenomenale!

Conseguenze? Sicure... Comparison Ads per GHF avranno successo per l'utente ma porteranno con se molte e molte critiche sul conflitto di interessi che si andrà a creare. Il perchè è semplice: Google prende soldi da Booking, Venere, Expedia, ecc... da Adwords, mettendosi in prima posizione con l'Hotel Finder sarà in concorrenza con queste OTA che gli portano fior fior di soldini. Vedremo col tempo.

D'altro canto, i singoli hotel andranno forse meglio da un lato, perchè così avranno una visibilità migliore e più dettagliata, oltre ad essere sempre in cima. Per ora il servizio è attivo solo a Las Vegas US, Parigi F, Londra UK, Cascate del Niagara CA, New York US, Honolulu US e Bangkok TH, ed è gratuito.

Di controproducente avremo che i link sponsorizzati, le mappe e i risultati del posizionamento organico avranno posizioni sempre più basse ma anche che i pay per click dovranno vedersela anche con Google stesso, oltre che con le OTA di turno.
Del resto però con questa nuva possibile/futura modifica avremo un digital asset optimization maggiore e perchè no ancora migliore.