Un dato importante, per noi marketer del vecchio continente, è il dato che indica l'Europa al 1° posto come utenti, superando abbondantemente il Nord America.
martedì 29 novembre 2011
Facebook... i dati 2011
Come si può vedere dall'infografphic che seguirà (2° quadrimestre 2011), Facebook in questo 2011 quasi terminato farà numeri impressionanti. Adesso è indiscutibilmente la piattaforma n°1 al mondo.
Un dato importante, per noi marketer del vecchio continente, è il dato che indica l'Europa al 1° posto come utenti, superando abbondantemente il Nord America.
Un dato importante, per noi marketer del vecchio continente, è il dato che indica l'Europa al 1° posto come utenti, superando abbondantemente il Nord America.
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lunedì 21 novembre 2011
Ricerca semantica e il futuro dei motori di ricerca
Secondo Wikipedia "la semantica linguistica è lo studio del significato che viene utilizzato dall'uomo per esprimersi attraverso il linguaggio". Come tutte le nostre attività, anche quella dei motori di riceca, si basa sul linguaggio, questo è qualcosa che noi "gente dei motori di ricerca" dovremo essere interessati!
Il primo tentativo che Google fece con l'utilizzo della ricerca semantica, è avvenuto nel marzo del 2009, quando avevano annunciato che stavano andando ad utilizzare una nuova tecnologia che permetterebbe loro di fare associazioni e correlazioni tra le parole chiave utilizzate nelle ricerche. Bing ha fatto un tentativo simile ad aggiungere semantica con l'acquisizione di Powerset, che avrebbe dovuto aggiungere funzionalità di tipo semantico alle loro motore di ricerca.
Google ha anche aggiunto funzionalità di una ricerca correlata nella quale vengono inseriti altri termini di ricerca semanticamente correlati alla nostri ricerca fatta. Questa funzione agisce come una sorta di motore di raccomandazione semantico.
Che effetti avranno questi nuovi algoritmi nella strategia SEO? Una cosa è sicura: è ora che i contenuti testuali e non solo di un sito siano unici. Ogni parola chiave utilizzata dovrà avere sempre più peso e correlata al contenuto vero e proprio della pagina di appartenenza, quindi: testo, immagini, ecc...
Per esempio, se si ha un sito sul ketchup, non si può concentrare il contenuto solo sul prodotto in sè. È inoltre necessario includere informazioni sulle ricette, gli usi, i tipi di alimenti associabili col ketchup, gli ingredienti, la storia del pomodoro, ecc... Poi, dopo aver inserito queste informazioni, è altrettanto necessario assicurarsi che tutte le pagine di contenuti relativi siano raggiungibili dall'utente tramite link; oltre ad altre lavorazioni di ottimizzazione pagina.
Avendo questo contenuto aggiuntivo e semanticamente rilevante sul nostro sito, si permetterà ai motori di ricerca di vedere i contenuti come più rilevanti sia dal punto di vista di pertinenza delle parole chiave, sia per una varietà di fattori di pertinenza semantica.
Tuttavia, la semantica va ormai oltre la semplice parola chiave e il riconoscimento rilevanza. Con l'invenzione dell'Universal Search, Google include dei risultati dell'attuale SERP video, recensioni, immagini, mappe, shopping, ecc...
Per quanto riguarda il futuro della ricerca semantica è difficile dire in che direzione si vada. Nel grande schema delle cose il concetto di ricerca semantico è ancora molto giovane, ma non c'è dubbio che la semiotica di ricerca continuerà ad essere raffinata e perfezionata.
Il primo tentativo che Google fece con l'utilizzo della ricerca semantica, è avvenuto nel marzo del 2009, quando avevano annunciato che stavano andando ad utilizzare una nuova tecnologia che permetterebbe loro di fare associazioni e correlazioni tra le parole chiave utilizzate nelle ricerche. Bing ha fatto un tentativo simile ad aggiungere semantica con l'acquisizione di Powerset, che avrebbe dovuto aggiungere funzionalità di tipo semantico alle loro motore di ricerca.
Google ha anche aggiunto funzionalità di una ricerca correlata nella quale vengono inseriti altri termini di ricerca semanticamente correlati alla nostri ricerca fatta. Questa funzione agisce come una sorta di motore di raccomandazione semantico.
Che effetti avranno questi nuovi algoritmi nella strategia SEO? Una cosa è sicura: è ora che i contenuti testuali e non solo di un sito siano unici. Ogni parola chiave utilizzata dovrà avere sempre più peso e correlata al contenuto vero e proprio della pagina di appartenenza, quindi: testo, immagini, ecc...
Per esempio, se si ha un sito sul ketchup, non si può concentrare il contenuto solo sul prodotto in sè. È inoltre necessario includere informazioni sulle ricette, gli usi, i tipi di alimenti associabili col ketchup, gli ingredienti, la storia del pomodoro, ecc... Poi, dopo aver inserito queste informazioni, è altrettanto necessario assicurarsi che tutte le pagine di contenuti relativi siano raggiungibili dall'utente tramite link; oltre ad altre lavorazioni di ottimizzazione pagina.
Avendo questo contenuto aggiuntivo e semanticamente rilevante sul nostro sito, si permetterà ai motori di ricerca di vedere i contenuti come più rilevanti sia dal punto di vista di pertinenza delle parole chiave, sia per una varietà di fattori di pertinenza semantica.
Tuttavia, la semantica va ormai oltre la semplice parola chiave e il riconoscimento rilevanza. Con l'invenzione dell'Universal Search, Google include dei risultati dell'attuale SERP video, recensioni, immagini, mappe, shopping, ecc...
Per quanto riguarda il futuro della ricerca semantica è difficile dire in che direzione si vada. Nel grande schema delle cose il concetto di ricerca semantico è ancora molto giovane, ma non c'è dubbio che la semiotica di ricerca continuerà ad essere raffinata e perfezionata.
mercoledì 2 novembre 2011
Utenti a caccia di recensioni online su brand e servizi
I social media sono diventati col tempo un luogo privilegiato dove incontrare e condividere informazioni, pensieri, foto, ecc... con amici, parenti e conoscenti. I social network stanno assomigliando sempre più a nuovi motori di ricerca, oltre a strumenti utilissimi per dare e avere informazioni su beni/servizi e aziende (brand).
Negli USA le "piazze sociali" sono diventate una costante indelebie nelle gironate della maggior parte delle persone, perchè questo li sfruttano per informarsi e condividere, incontrarsi e chiaccherare. In Europa questo non è poi molto diverso, infatti una ricerca sul mercato Italiano portata avanti dalla Nielsen e NM Incite con la ricerca “The Social Media Report – 2011 Q3”, risulta che nel Bel Paese gli utenti di internet, trascorrono 1/3 del loro tempo online su blog e social network!
Questi dati sono numeri a 10 cifre e devo interessare chi fa marketing, quindi alle aziende soprattutto a quelle legate al turismo, al primo posto sulle ricerca e discussioni fatte online dagli utenti.
Col tempo i social media stanno rivestendo un ruolo fondamentale nella fase di ricerca pre acquisto di un bene/servizio.
Quello che un utente cerca altro non è che l'opinione di altri utenti, quindi capire se una determinata cosa conviene oppure no. Secondo la Nielsen, ben il 60% dei consumatori/utenti che hanno cercato informazioni su Internet attinenti a certi prodotti, hanno trovato informazioni utili, brand o rivenditori grazie ai social network, 2 su tutti: Facebook e Twitter.
Dalla ricerca risulta che 3 utenti su 5 sono soliti recensire prodotti/servizi o brand... in fin dei conti a quanti è capitato almeno 1 volta di fare un commento o consigliare un hotel, una marca di pc, un cellulare, una tv, ecc... ad un amico o conoscente?
Nel nostro XXI secolo gli utenti non sono più passivi alla pubblicità... sono attivi e la fanno col passaparola!
Ecco le risposte degli utenti alla domanda: “Per quale scopo utilizzate i social media”?
In ordine:
Alcuni recensiscono positivamente un brand nella speranza di avere incentivi o sconti, altri per la voglia di condividere le proprie nozioni a riguardo, altri ancora in maniera un po' più distaccata ma per la voglia di ringraziare o sostenere un buon lavoro/servizio svolto oppure più semplicemente per mettere in guardia altri utenti da truffe o delusioni.
Un'ampia fetta di utenti che scrivono all'interno di un profilo brand nei social network, lo fanno alla ricerca di un supporto veloce, infatti il 42% di utenti tra i 18-34 anni dichiarano di aspettarsi entro 12 ore dalla lamentela postata una risposta!
Un dato da non sottovalutare soprattutto perchè i social network tanto danno e tanto possono togliere alla reputazione di un brand.
Negli USA le "piazze sociali" sono diventate una costante indelebie nelle gironate della maggior parte delle persone, perchè questo li sfruttano per informarsi e condividere, incontrarsi e chiaccherare. In Europa questo non è poi molto diverso, infatti una ricerca sul mercato Italiano portata avanti dalla Nielsen e NM Incite con la ricerca “The Social Media Report – 2011 Q3”, risulta che nel Bel Paese gli utenti di internet, trascorrono 1/3 del loro tempo online su blog e social network!
Questi dati sono numeri a 10 cifre e devo interessare chi fa marketing, quindi alle aziende soprattutto a quelle legate al turismo, al primo posto sulle ricerca e discussioni fatte online dagli utenti.
Col tempo i social media stanno rivestendo un ruolo fondamentale nella fase di ricerca pre acquisto di un bene/servizio.
Quello che un utente cerca altro non è che l'opinione di altri utenti, quindi capire se una determinata cosa conviene oppure no. Secondo la Nielsen, ben il 60% dei consumatori/utenti che hanno cercato informazioni su Internet attinenti a certi prodotti, hanno trovato informazioni utili, brand o rivenditori grazie ai social network, 2 su tutti: Facebook e Twitter.
Dalla ricerca risulta che 3 utenti su 5 sono soliti recensire prodotti/servizi o brand... in fin dei conti a quanti è capitato almeno 1 volta di fare un commento o consigliare un hotel, una marca di pc, un cellulare, una tv, ecc... ad un amico o conoscente?
Nel nostro XXI secolo gli utenti non sono più passivi alla pubblicità... sono attivi e la fanno col passaparola!
Ecco le risposte degli utenti alla domanda: “Per quale scopo utilizzate i social media”?
In ordine:
- leggere i feedback dei consumatori;
- conoscere i prodotti;
- ottenere coupon / promo;
- fornire un feedback positivo;
- dare un feedback negativo.
Alcuni recensiscono positivamente un brand nella speranza di avere incentivi o sconti, altri per la voglia di condividere le proprie nozioni a riguardo, altri ancora in maniera un po' più distaccata ma per la voglia di ringraziare o sostenere un buon lavoro/servizio svolto oppure più semplicemente per mettere in guardia altri utenti da truffe o delusioni.
Un'ampia fetta di utenti che scrivono all'interno di un profilo brand nei social network, lo fanno alla ricerca di un supporto veloce, infatti il 42% di utenti tra i 18-34 anni dichiarano di aspettarsi entro 12 ore dalla lamentela postata una risposta!
Un dato da non sottovalutare soprattutto perchè i social network tanto danno e tanto possono togliere alla reputazione di un brand.
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